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Soltanto tre mesi fa, lo Standard & Poor’s stava sfondando un supporto che non aveva rotto in una intera generazione.

Con la rottura del supporto l’indice e’ arrivato, in modo chiaro e convincente, al di sotto della media mobile degli ultimi cinquant’anni. E’ stato, ed e’ tuttora, un chiaro segnale di pericolo per l’S&P500 e la cosa piu’ sconcertante e’ che l’indice non riesce a recuperare terreno.

Da un punto di vista tecnico non si tratta sicuramente di una buona notizia. In poche parole i fondi hanno iniziato ad alleggerire le loro posizioni relativamente alle societa’ piu’ importanti e stanno chiaramente continuando sulla stessa scia. Si tratta di un voto disastroso che mette in luce l’assenza di fiducia e non e’ detto che subira’ un’inversione di tendenza nelle prossime settimane.

Vale la pena dire che l’S&P 500 ha vissuto i suoi anni di inesperienza e non dovrebbe rimbalzare che su un orizzonte temporale. Questo fatto e’ tecnicamente confermato dalla rottura della linea di supporto relativa agli anni 1998-99. Tale livello e’ stato raggiunto con il crollo subito dall’indice nel marzo di questo anno ed e’ stato, secondo la nostra opinione, un fattore tecnico critico a persuadere gli investitori che il peggio fosse passato. Questo trend poi e’ stato rotto molto facilmente.

Cosa dovrebbe accadere ora, in base alla teoria tecnica? Parlando in termini generali, l’assunto e’ che quando viene sfondata la media mobile, ci si dovrebbe dirigere verso un’altra media mobile. Si tratterebbe a questo punto della media mobile degli ultimi 200 mesi, attestata al corso dei 600 punti (dell’S&P).

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(*) Gerald T. Agnew e’ direttore della newsletter finanziaria “Highlevelcharts.com”