Wall Street apre in rialzo: Dow Jones guadagna lo 0,48%
La giornata a Wall Street si apre con un segno positivo, riflettendo l’ottimismo degli investitori in attesa della decisione imminente della Federal Reserve sui tassi d’interesse.
In avvio di seduta il Dow Jones segna un incremento di 195,46 punti, pari a un +0,48%, mentre l’indice S&P 500 guadagna 17,05 punti, registrando un +0,30%. Anche il Nasdaq Composite si muove in territorio positivo, avanzando di 46,01 punti, con un incremento dello 0,26%. Nonostante il trend rialzista degli indici azionari, il prezzo del petrolio WTI al Nymex mostra una lieve flessione, scendendo dello 0,12% e attestandosi a 59,02 dollari al barile.
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L’attività nel settore dei servizi negli Stati Uniti ha registrato una crescita significativa a maggio, secondo l’indice PMI servizi di Markit. Il valore è salito a 53,7 punti, superando sia i 50,8 di aprile che le stime di 52,3, indicando un’espansione del settore.
Apertura poco mossa a Wall Street con i mercati che reagiscono ai deludenti dati sull’occupazione negli Stati Uniti. Solo 37.000 nuovi posti di lavoro creati a maggio, il peggior dato da marzo 2023, riaccendendo i timori economici. Il presidente Trump sollecita nuovamente la Fed a ridurre i tassi d’interesse. Il Dow Jones, lo S&P 500 e il Nasdaq registrano lievi aumenti, mentre il prezzo del petrolio Wti al Nymex segna un leggero rialzo.
Il volume delle richieste di mutuo negli Stati Uniti continua a diminuire, con un calo del 3,9% nella settimana al 30 maggio, secondo la Mortgage Bankers Associations. Anche le richieste di rifinanziamento e di nuovi mutui registrano un decremento. I tassi sui mutui trentennali sono leggermente scesi al 6,92%.
Le principali borse cinesi hanno chiuso in rialzo, spinte dall’ottimismo degli investitori sulle trattative commerciali tra Cina e Stati Uniti. Questo clima è stato alimentato dalle dichiarazioni del ministro degli Esteri cinese e dalla prospettiva di un contatto telefonico tra i leader dei due paesi. Gli indici di Shanghai, Shenzhen e Hong Kong hanno tutti registrato guadagni, trainati dai titoli tecnologici.