VTTI e Snam: completata acquisizione di Adriatic LNG
VTTI e Snam hanno annunciato di avere completato l’acquisizione delle quote di Terminale LNG Adriatico, la società proprietaria del terminale di rigassificazione di gas naturale liquefatto (GNL) più grande d’Italia situato nelle acque al largo di Porto Tolle (Rovigo).
“L’operazione segue gli annunci del 3 aprile 2024 di VTTI e Snam in seguito alla firma da parte di VTTI dell’accordo per acquisire una quota di maggioranza nella società”, si legge nella nota. In tale contesto, Snam ha esercitato un diritto di prelazione per aumentare la sua partecipazione in Adriatic LNG dal 7,3% al 30%.
In seguito all’ottenimento delle necessarie approvazioni regolatorie, le due aziende detengono ora rispettivamente il 70% e il 30% di Adriatic LNG. Con la nuova struttura societaria, Alexandra Thomas e Alessandro Conta sono stati nominati rispettivamente Chief Executive Officer e Chief Operations Officer di Adriatic LNG.
Breaking news
Ferrari ha recentemente acquistato oltre 30.000 azioni ordinarie su Euronext Milan come parte di un piano di riacquisto di azioni proprie, che mira a raggiungere un valore complessivo di 150 milioni di euro. L’iniziativa è parte di un programma più ampio da 2 miliardi di euro, previsto fino al 2026.
Una ricerca condotta da Enea nell’ambito del progetto Metrofood-It, finanziato dal Pnrr, ha sviluppato una tecnica di analisi molecolare non distruttiva per garantire l’origine e la qualità del riso italiano. Questa tecnica, che utilizza spettri di luce per identificare variazioni chimiche, offre nuove opportunità per produttori e consumatori.
Nel 2024, la produzione di acciaio in Italia ha subito un calo del 5% rispetto all’anno precedente. I laminati piani, utilizzati principalmente nell’automotive e nella meccanica, hanno registrato una diminuzione significativa del 9,7%.
L’Istat ha rilevato un aumento del 2,6% nella produzione edilizia a novembre rispetto a ottobre. Nel trimestre settembre-novembre 2024, la crescita è stata dell’1,4% rispetto al trimestre precedente. L’indice corretto per gli effetti di calendario ha segnato un incremento del 3,6% annuo, mentre quello grezzo è cresciuto dello 0,1%.