USA, l’inflazione è cresciuta meno delle aspettative a febbraio 2025
Nel mese di febbraio 2025 l’inflazione negli Stati Uniti ha registrato un aumento più contenuto rispetto alle previsioni degli analisti, segnando un incremento dello 0,2% nei prezzi al consumo su base mensile. Questo dato, riportato dal Bureau of Labour Statistics (BLS), si confronta con il +0,5% del mese precedente e risulta inferiore al +0,3% atteso dal mercato.
Un significativo contributo all’aumento dell’inflazione è venuto dall’indice per l’alloggio, che è cresciuto dello 0,3%, rappresentando quasi la metà del totale mensile. Tuttavia, questo incremento è stato parzialmente bilanciato da un calo del 4,0% delle tariffe aeree e una riduzione dell’1,0% nel prezzo della benzina. Nonostante la flessione nell’indice della benzina, l’indice complessivo dell’energia ha mostrato una crescita dello 0,2% a causa dell’aumento dei prezzi dell’elettricità e del gas naturale.
Su base annua l’inflazione è aumentata del 2,8%, una cifra che si posiziona al di sotto del 3% registrato nel mese precedente e del 2,9% previsto dagli analisti. Anche il ‘core’ rate, l’indice depurato delle componenti volatili come cibo ed energia, ha visto un incremento dello 0,2% mensile, inferiore al +0,3% stimato dal mercato, dopo un aumento dello 0,4% nel mese precedente. La crescita annuale del core rate si è attestata al 3,1%, in lieve calo rispetto al 3,2% previsto e al 3,3% di gennaio.
Breaking news
A Wall Street, i mercati aprono in forte rialzo dopo le dichiarazioni di Trump sulla riduzione dei dazi cinesi e la conferma di Jerome Powell alla guida della Fed. Crescono Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq, mentre il petrolio Wti scende leggermente.
I tassi d’interesse sui mutui negli Stati Uniti hanno raggiunto il massimo da febbraio, causando un calo significativo nelle richieste di mutui. Secondo la Mortgage Bankers Association, il tasso medio su un mutuo fisso a 30 anni è salito al 6,90%, portando a una diminuzione delle domande di rifinanziamento del 20% e delle richieste di acquisto del 6,6%.
Boeing ha riportato una perdita netta inferiore alle previsioni per il primo trimestre, grazie alla ripresa delle consegne nel settore commerciale. Il fatturato è cresciuto del 18% rispetto all’anno precedente, raggiungendo 19,50 miliardi di dollari, mentre la perdita netta è stata di 123 milioni di dollari, molto al di sotto delle aspettative degli analisti.
La Bce prevede un rallentamento della crescita salariale nel 2025, supportando le aspettative di un’ulteriore riduzione dell’inflazione e potenziali tagli ai tassi di interesse. Il tracciatore salariale della BCE prevede un aumento annuale dell’1,6% nel quarto trimestre, in calo rispetto al picco del 5,3% dell’anno scorso.