12:51 giovedì 22 Settembre 2022

UniCredit, Orcel pronto a migliorare la guidance. Tutto su esposizione Russia, dividendi, M&A

UniCredit di Andrea Orcel sotto i riflettori dei mercati con esposizione verso la Russia, opzioni M&A, buyback e dividendi per premiare gli azionisti e tanto altro ancora. Diverse sono le informazioni ai mercati che l’amministratore delegato Orcel ha rilasciato nelle ultime ore, inclusa nella giornata di oggi, in occasione della 27esima Financials Ceo Conference annuale di Bank of America Merrill Lynch.

Protagonista l’annuncio di Orcel relativo alla guidance per il 2022 e il 2023, che sarà sostanzialmente migliorata con la presentazione dei conti del terzo trimestre. (che avverrà alla fine di ottobre).

Orcel ha detto che UniCredit raggiungerà “tutti i target anche in caso di una lieve recessione”, aggiungendo che, se ci dovesse essere “una grave recessione, saremmo pronti ad affrontare ogni shock e ad avere performance migliori della media dei nostri competitor”.

UniCredit, Orcel lancia frecciatina alla Borsa

Il ceo si è tolto tuttavia un sassolino dalla scarpa, lanciando una frecciatina alla borsa che, a suo avviso avrebbe “ignorato il viaggio di trasformazione fatto”, che ha dato vita alla UniCredit di oggi.

Dopo 18 mesi Unicredit è già una banca molto diversa, l’Unicredit Unlocked di oggi non è l’Unicredit del passato, è una nuova banca”. In realtà il titolo UniCredit, quotato sul Ftse Mib, si è messo in evidenza più volte di recente con le sue performance positive.

Oggi, sulla scia delle parole del ceo, le azioni sono balzate fin oltre il +6%, viaggiando al record degli ultimi 7 mesi.

UniCredit: titolo -17% YTD, Banco BPM +12,50%

La tabella stilata da FOL (Finanzaonline) mette in evidenza che, a fronte del balzo superiore a +16% dell’ultimo mese, e sempre di oltre +16% degli ultimi sei mesi, dall’inizio dell’anno le quotazioni di Piazza Gae Aulenti sono scese del 17,33%. Trend negativo YTD anche per Intesa SanPaolo (-17,49%) e Bper (-4,71%), mentre Banco BPM ha incassato il 12,50% dall’inizio del 2022.

Certo, negli ultimi sei mesi il titolo UCG si è confermato il migliore tra le banche quotate sul Ftse Mib. Nell’ultimo mese, è stato invece testa a testa tra UniCredit e Banco BPM.

UniCredit in Russia, Orcel: ‘uscita non sia regalo’

Il ceo di UniCredit Andrea Orcel oggi ha affrontato anche altre questioni cruciali che riguardano Piazza Gae Aulenti: quella dell’M&A, ovvero di eventuali operazioni di mergers & acquisitions (fusioni e acquisizioni) con eventuali altre banche e quella, in tempi di guerra tra Russia e Ucraina, della sua esposizione verso la Russia. Una questione che rimane quanto mai attuale, visto che, contrariamente a tante altre banche che, a livello globale, si sono date alla fuga, UniCredit non ha ancora reciso del tutto il legame con la controllata russa (pur riducendone l’esposizione).

L’AD è tornato a spiegare le ragioni che stanno alla base della sua strategia, sottolineando che un’uscita affrettata dalla Russia “sarebbe stata una reazione emotiva e anche immorale, in quanto “sarebbe stato un regalo alle persone a cui stai cercando di opporti”.

C’è, inoltre, il fattore dipendenti:

“Stiamo cercando di contenere in modo ordinato quello che abbiamo in Russia ed eventualmente un’uscita, ma non deve essere un regalo”, ha rimarcato Orcel, aggiungendo che UniCredit desidera pensare anche al futuro dei suoi dipendenti nel paese, che sono 4.000, e che “sono stati con noi per più di 15 anni”.

UniCredit, Orcel su M&A: solo se è vantaggioso

Sul tema M&A, Orcel ha ricordato il focus di UniCredit, cosa che aveva fatto anche ieri, in risposta all’articolo di qualche giorno fa pubblicato su Handelsblatt, secondo cui la banca starebbe guardando con interesse a una acquisizione in Germania (nell’articolo si parlava anche delle trattative intavolate con la banca tedesca Commerzbank).

Così Orcel nella giornata di ieri, a margine dell’evento di presentazione di una nuova collaborazione con Teach For All per sostenere l’educazione di bambini e ragazzi in sette paesi chiave in cui UniCredit è attiva:

Io ho detto una cosa ovvia: nelle condizioni giuste l’M&A può accelerare la crescita o permettere di raggiungere certi obiettivi”.

UniCredit è “focalizzata molto di più sul delivery interno” – ha precisato l’AD e punta a essere la migliore della classe, “best in class” in ciascun paese in cui è presente.

Insomma:

Io ho detto che ogni operazione di M&A deve essere una opportunità. Che se in uno dei paesi in cui siamo non deraglia dalla nostra posizione ma la accelera noi la faremmo”. Questo “non vuol dire che la faremo domani”.

Orcel ha ribadito la sua view sull’M&A anche oggi:

“Perchè dovrei concentrarmi sull’M&A, a meno che non sia un affare molto vantaggioso, rischiando di far deragliare la crescita di valore realizzata organicamente da UniCredit? Tra l’altro, nell’attuale fase dei mercati, è “difficile stabilire un concambio per una fusione”.

Dividendi UniCredit, Orcel: ‘riserve nello zaino’

Che dire invece, last but not least, dei dividendi?

Quest’anno UniCredit conseguirà gli obiettivi di piano, a prescindere dalla guerra – ha detto ieri Andrea Orcel – Saremo quindi nella condizioni di distribuire. Alla fine dell’anno ci sarà però una certa prospettiva economica: se sto per entrare nel baratro, non posso distribuire tutto”.

Ma il ceo ha rassicurato gli stakeholders:

Siccome entriamo forti e stiamo generando capitale, nel primo trimestre abbiamo fatto 110 punti base, siccome abbiamo un impatto positivo da tassi, quando valuteremo quello che ci possiamo permettere avremo tutte queste riserve nel nostro zaino per prendere una decisione bilanciata”. Orcel ha puntualizzato che “le nostre coperture sono buone”.

UniCredit: Buyback al via questa settimana

UniCredit ha comunicato ieri in una nota che la seconda tranche del piano di Buyback del 2021 sarà avviata questa settimana, con gli acquisti di azioni proprie che la banca effettuerà.

La tranche, si legge nella nota, riguarda un ammontare massimo pari a 999.954.005,15 euro per un numero di azioni ordinarie UniCredit non superiore a 200.000.000.

La banca italiana ha raggiunto qualche giorno fa una nuova pietra miliare, incassando l’approvazione dell’assemblea degli azionisti alla seconda tranche da 1 miliardo del buyback da 2,6 miliardi complessivi.

Ha votato a favore della delibera il 99,3361% del capitale presente in assemblea, pari al 63,99% del capitale totale.

Orcel quel giorno ha commentato così l’ok arrivato al piano, volto ad aumentare i dividendi e gli utili.

“L’annullamento comporta una diminuzione delle azioni sul mercato, in questo caso di circa il 7% del capitale, il che vuol dire a sua volta che all’effettuazione dell’operazione, di queste due tranche di buyback, il numero delle azioni sul mercato scenderebbe dell’11-12% . Cosa che tra utili e dividendi porterà gli azionisti a ricevere questa cifra dell’11-12% in più rispetto all’attuale, cosa che dovrebbe portare all’apprezzamento degli investitori sul programma”.

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