Scai lancia “Capitale donna” per avvicinare l’universo femminile agli investimenti

di Redazione Wall Street Italia
21 Ottobre 2022 10:38

Nel mondo degli investimenti c’è un capitale bloccato e inespresso, in Italia e in Europa, si chiama donna. Secondo una ricerca condotta dalla banca tedesca online N26, circa il 60% della popolazione femminile europea crede che gli uomini abbiano ancora una grande predominanza nel settore della finanza; le donne investono il 29% in meno rispetto alla controparte maschile (con una media di 857,52 euro del reddito lordo mensile) e la difficoltà maggiore (per il 54% delle intervistate) risiede nella mancanza di denaro.

Per un’indagine dell’Università Cattolica, realizzata in collaborazione con Banca Widiba, in Italia, una donna su tre non percepisce una fonte di reddito propria e soltanto una su venti ne ha una integrativa. La propensione all’investimento è inoltre frenata dal pregiudizio: i consulenti finanziari sarebbero più inclini a illustrare, con dovizia di dettagli, un prodotto o un servizio quando si trovano a dialogare con un uomo, invece che con una donna. Il quadro è reso peggiore dalla scarsa educazione finanziaria in Italia (penultimo paese del G20 su questo tema) e non migliora di molto anche in presenza di donne che hanno intrapreso studi economici, dato che soltanto la metà di queste dimostra esperienza in investimenti finanziari, contro il 65% degli uomini.

Per colmare un simile divario di genere e incoraggiare sempre più donne a investire, l’agenzia di comunicazione integrata Scai, specializzata nei rami del fintech e crowdinvesting e titolare del blog Equity crowdfunding news, ha lanciato la campagna “Capitale Donna”. Una serie di messaggi, diffusi sui social, declinati in quattro topics: Borsa, mercato, quotazione e azioni, che, da un lato, richiamano argomenti di carattere economico, dall’altro, però evocano immagini e stereotipi associati all’universo femminile (la borsa come oggetto, il mercato perché la donna si occupa della spesa domestica, le quote rosa).

A ciò si aggiungono una serie di eventi e iniziative virali che si susseguiranno nei prossimi mesi, aperti al pubblico maschile e femminile, a operatori e appassionati di finanza e impresa e non solo, per arricchire il dibattito con spunti, idee e tavoli di lavoro. A partire dalla presentazione, il 24 ottobre, del libro “Piccole donne investono” di Laura Tardino, manager di lungo corso nel panorama finanziario, per seguire con un incontro, a metà novembre Edoardo Lozza, docente di Psicologia dei consumi e del marketing, presso l’università Cattolica di Milano, per continuare con altri interessanti appuntamenti che traghetteranno Capitale Donna nel 2023 e negli anni a seguire, per renderlo un progetto duraturo e riconosciuto su scala nazionale e internazionale.
“Abbiamo voluto lanciare Capitale Donna per accendere i riflettori sulla presenza e sul ruolo delle donne nel settore degli investimenti e della finanza. Siamo convinti che parlare di queste tematiche possa dare ulteriore spinta alle opportunità e alle tante iniziative che nel tempo sono state realizzate nella stessa direzione” dichiara Silvia Favulli, project manager di Scai.