09:16 venerdì 4 Marzo 2022

Piazza Affari ancora in balia delle vendite, ribassi per i bancari capitanati da UniCredit

Piazza Affari, in compagnia delle principali Borse europee, apre l’ultima seduta della settimana in rosso. A Milano, l’indice Ftse Mib prosegue la discesa vista negli ultimi giorni e pochi minuti dopo l’avvio cede circa l’1,3% a quota 23.651,23 punti (ieri il listino ha chiuso nei pressi dei minimi di giornata a quota 23.958 punti con un -2,35%). A pesare sono ancora una volta gli sviluppi della guerra Russia-Ucraina, con la notizia dell’intensificarsi dei combattimenti, in particolare nei pressi della più grande centrale nucleare d’Europa. Ulteriore pressione è arrivata con la notizia di un incendio in una dependance della centrale nucleare ucraina di Zaporozhye, la più grande d’Europa, durante gli scontri tra le truppe russe e ucraine. L’incendio è stato domato e non è stato rilevato alcun aumento dei livelli di radiazioni.

Osservando i singoli titoli, soffre il comparto bancario con UniCredit che indossa la maglia di peggior titolo del Ftse Mib. Il titolo del gruppo bancario guidato da Orcel indietreggia di quasi il 4%, mentre Bper lascia sul terreno circa il 3% e Banco Bpm arretra del 2,5 per cento. Vendite anche su Pirelli che perde quasi tre punti percentuali.

La migliore del paniere principale di Piazza Affari è Amplifon (+0,45%). Ieri la società ha diffuso i conti 2021 che hanno evidenziato ricavi e utile del IV trimestre oltre le attese di consensus. Rialzi moderati anche per Inwit. In una nota diffusa ieri Tim ha precisato che l’offerta vincolante ricevuta dal consorzio di investitori istituzionali guidato da Ardian, in relazione all’acquisto della partecipazione indiretta in Inwit, ha per oggetto il 41% del capitale sociale della holding Daphne 3, che detiene il 30,2% del capitale sociale di Infrastrutture Wireless Italiane; il corrispettivo offerto ammonta a circa 1,3 miliardi di euro. Si rammenta che già un veicolo facente capo ad Ardian partecipa al capitale di Daphne 3 con una quota pari al 49%.
Come già segnalato, il cda di Tim ha valutato positivamente l’offerta, dando mandato all’amministratore delegato, Pietro Labriola, di negoziare l’accordo.

Su scala internazionale, mentre il conflitto continua a dominare il sentiment dei mercati, gli operatori oggi guarderanno anche al fronte macro da dove giungeranno importanti indicazioni, tra cui spiccano i dati sul mercato del lavoro americano, in uscita nel primo pomeriggio italiano a meno di due settimane dalle decisioni della Federal Reserve. Gli economisti intervistati da Dow Jones prevedono una crescita di 440.000 nuovi posti di lavoro e un calo del tasso di disoccupazione al 3,9%. I salari orari sono attesi in crescita del 5,8% su base annua, a conferma di come l’inflazione, negli Stati Uniti, continui a rimanere alta.

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