Petrolio debole: in Cina persistono rischi Covid. Attesi report Opec e Aie
Avvio di settimana sotto pressione per il petrolio che cede circa il 2 per cento. Nel dettaglio, il Wti indietreggia del 2,2% a 96 dollari al barile mentre il Brent cede il 2% poco sopra i 100 dollari (questa mattina è stato scambiato anche sotto i 100 dollari).
“C’è una crescente preoccupazione per la situazione Covid in Cina, con l’impressione che non ci sia una fine in vista per via dei lockdown a cui si sta assistendo. Sabato, Shanghai ha riportato un altro record di casi giornalieri. Chiaramente, l’aumento dei casi e il rafforzamento delle restrizioni mostra un ulteriore rischio al ribasso per la domanda petrolifera cinese”, commentano gli esperti di commodity di ING ricordando che quella appena iniziata si candida ad essere una settimana abbastanza impegnativa per il mercato petrolifero in termini di dati.
Martedì, l’Opec pubblicherà il suo rapporto mensile sul mercato petrolifero. “Il precedente report ha mostrato piccoli cambiamenti nonostante la guerra Russia-Ucraina, quindi c’è ora il potenziale per cambiamenti più significativi – sottolineano da ING -. Inoltre, la situazione Covid in Cina dovrebbe riflettersi anche nei loro numeri”. Lo stesso giorno è atteso anche l’outlook di breve termine sull’energia dell’Agenzia internazionale dell’Energia (Aie). Il giorno successivo l’Aie pubblicherà il suo rapporto mensile sul mercato petrolifero.
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Nel marzo 2024, l’indicatore Eurocoin ha registrato un aumento, segnando il secondo mese di crescita consecutiva e tornando positivo per la prima volta dall’inizio dell’anno precedente. La Banca d’Italia ha evidenziato che questa crescita riflette soprattutto la dinamica positiva dei mercati azionari e il miglioramento degli indicatori qualitativi sull’attività economica nell’area euro.
FS Italiane ha finalizzato la vendita degli scali ferroviari dismessi di Farini e San Cristoforo a REDEUS Fund, gestito da Prelios SGR, per 489,5 milioni di euro. Questo passo avanza il progetto di rigenerazione urbana a Milano, iniziato nel 2017.
L’ISTAT ha rilevato un leggero incremento dell’indice dei prezzi al consumo a marzo 2024, con variazioni significative nei settori energetico e dei trasporti, nonché un rallentamento nel settore alimentare e dei tabacchi.
L’oro ha raggiunto un nuovo record storico a marzo, chiudendo a 2.254,80 dollari l’oncia, con un incremento complessivo del 9% nel mese, il maggiore dal luglio 2020. Questo aumento è stato influenzato dalle previsioni di taglio dei tassi della Federal Reserve.