11:15 lunedì 1 Agosto 2022

Per i mercati Ue agosto parte con cauti rialzi. Termometro Pmi con manifatturiero Cina ed Ue a luglio. Occhio agli appuntamenti della settimana    

 

Il mese di agosto si apre all’insegna dei cauti rialzi per le principali Borse europee dopo i guadagni messi a segno la scorsa settimana. In Europa spicca la performance di Piazza Affari che, dopo il progresso di oltre il 5% di settimana scorsa si trova ora a quota 22.665 punti (+1,16%). Tra i migliori dell’indice milanese spicca Bper Banca che avanza di quasi il 4% in attesa dei conti trimestrali che verranno diffusi il 4 agosto. Bene Mediobanca +2,7% dopo i risultati finanziari e Generali +2,33% che comunica domani i dati di bilancio. Sul fronte delle vendite Interpump Group che cede l’1,44% ma anche Exor e Campari con ribassi di circa un punto percentuale.

Cosa è successo la scorsa settimana….

Come sottolineano da Mps Capital Services, l’azionario USA ha chiuso il miglior luglio da oltre 80 anni grazie all’idea che a tendere le banche centrali avranno un atteggiamento meno aggressivo, tornando sui propri passi in ottica 2023. “D’altro canto, il mercato guarda sempre più alla crescita e sempre meno all’inflazione attesa decelerare in questa seconda parte dell’anno – proseguono gli esperti -. Non è un caso che venerdì, i rendimenti abbiano ripreso a calare progressivamente dopo i dati sull’inflazione euro sopra le attese, mentre negli Stati Uniti, sebbene alcuni dati rimangano robusti (personal income e spending di giugno) altri confermano un rallentamento dell’attività manifatturiera (vedremo cosa dirà l’ISM oggi)”.

Termometro Pmi, ecco cosa dicono i dati cinesi e della zona euro

In ogni caso sui mercati aleggia una certa prudenza dopo le inidcazioni arrivate dalla Cina, con l’aggiornamento sul Pmi manifatturiero che ha segnalato un rallentamento nel mese di luglio. L’attività manifatturiera è tornata a sorpresa a contrarsi secondo il Pmi manifatturiero ufficiale, mentre quello privato Caixin (che misura l’attività delle aziende di medie e piccole dimensioni) è risultato per poco sopra la soglia di espansione.

E non arrivano buone nuove nemmeno dall’eurozona che evidenzia un peggioramento del calo del manifatturiero di luglio e si intensifica il rischio di recessione. Il settore manifatturiero dell’eurozona è sceso ancora di più in contrazione all’inizio del terzo trimestre, con i dati Pmi di luglio che hanno segnalato il più forte calo della produzione dall’ondata iniziale di rigide restrizioni anti Covid-19 a maggio 2020. In Italia il dato è scivolato a 48,5 (minimo in 25 mesi). Analizzando i dati della zona euro, gli esperti segnalano che “con la crisi energetica aumentano i rischi: non solo di un indebolimento della domanda e di riduzione delle scorte che nei prossimi mesi provocheranno un’accelerazione del tasso di contrazione della produzione manifatturiera, ma anche di una riduzione degli approvvigionamenti di energia che agiranno da ulteriore freno al settore.”

Guardare agli appuntamenti in settimana

La settimana si preannuncia densa di diversi appuntamenti in Europa e negli Usa, tra dati macro e trimestrali. L’agenda macro, oltre ai discorsi di diversi membri Fed (utili alla ricerca di indizi per il rialzo di settembre), sono in calendario le riunioni di alcune banche centrali come quella australiana, brasiliana e britannica (giovedì), con quest’ultima attesa alzare i tassi di 50 punti base per la prima volta negli ultimi 27 anni. Da monitorare anche i dati sul mercato del lavoro americano in uscita, come di consueto il primo venerdì del mese.

 

 

 

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