Non solo petrolio: con guerra Russia-Ucraina nuovi record per quotazioni grano, alluminio, nichel
Prosegue la corsa delle commodities, sostenuta dai timori di una ulteriore scarsità dell’offerta a causa della guerra in corso tra Russia e Ucraina:
i prezzi del petrolio, dell’alluminio, del grano e di altre commodities continuano a volare.
Il Brent crude ha superato la soglia dei 118 dollari al barile per la prima volta dal febbraio del 2013; l’alluminio ha inanellato un nuovo record storico, salendo sul London Metal Exchange del 2,3% a $3.650 (dall’inizio dell’anno è balzato del 30%), mentre le quotazioni del nichel sono salite fino a +4% a $26,935 la tonnellata.
La Russia di Vladimir Putin è un importante produttore di entrambi i metalli.
I futures sul grano scambiati a Chicago sono schizzati al massimo degli ultimi 14 anni, a $11,34 il bushel, portando il rally di questo mese a quasi +40%.
Stando ai dati del dipartimento Usa dell’Agricoltura riportati dal Guardian, Russia e Ucraina insieme hanno inciso sulle esportazioni mondiali di grano dello scorso anno per circa il 29%.
Breaking news
FS Italiane ha finalizzato la vendita degli scali ferroviari dismessi di Farini e San Cristoforo a REDEUS Fund, gestito da Prelios SGR, per 489,5 milioni di euro. Questo passo avanza il progetto di rigenerazione urbana a Milano, iniziato nel 2017.
L’ISTAT ha rilevato un leggero incremento dell’indice dei prezzi al consumo a marzo 2024, con variazioni significative nei settori energetico e dei trasporti, nonché un rallentamento nel settore alimentare e dei tabacchi.
L’oro ha raggiunto un nuovo record storico a marzo, chiudendo a 2.254,80 dollari l’oncia, con un incremento complessivo del 9% nel mese, il maggiore dal luglio 2020. Questo aumento è stato influenzato dalle previsioni di taglio dei tassi della Federal Reserve.
Il colosso delle telecomunicazioni cinese Huawei ha annunciato un notevole aumento dell’utile netto e del fatturato nel 2023, superando le previsioni e raddoppiando i guadagni rispetto all’anno precedente.