Milano parte male: Ftse Mib -1,6% con TIM e titoli oil in affanno
Forti vendite in avvio di giornata a Piazza Affari. Il Ftse Mib segna -1,6% in area 23.900 punti. A pesare sull’umore degli investitori europei il forte calo segnato venerdì in chiusura da Wall Street (-2,8% lo S&P 500) sulla scia dei timori di una Fed molto aggressiva sul fronte tassi e la prospettiva di un rallentamento della crescita globale. “Le preoccupazioni per i tassi di interesse e una possibile recessione sono tornate sul tavolo, spingendo gli investitori a scaricare sia le azioni che le obbligazioni. Con l’inflazione che sta già colpendo la spesa dei consumatori, il timore è che un ritmo più rapido dell’inasprimento della Fed possa esercitare ulteriore pressione sull’economia statunitense”, spiegano stamattina gli esperti di IG.
Sul parterre di Piazza Affari si muove in netto calo TIM a -3% circa, oltre -2% per ENI e Tenaris. Unico segno più al momento è Azimut (+0,10%). Oggi fuori dal Ftse Mib stacco cedola per alcuni titoli, tra cui Banco Desio (0,1365 euro, yield del 4,49%, Esprinet (0,54 euro, yield del 5,5%) ed Edison Risparmio (0,285 euro, yield 16,47%).
Breaking news
In Germania, l’indice Gfk sulla fiducia dei consumatori per il mese di aprile è migliorato a -27,4 punti, dai -28,8 di marzo
Bene oggi anche la borsa di Hong Kong, che avanza dello 0,67%, mentre la borsa di Shanghai oscilla attorno alla parità.
Generazione di cassa ricorrente nel 2023 pari a € 114m, in aumento di oltre 20 milioni rispetto al 2022.
Ieri il Nasdaq Composite è arretrato dello 0,27% a quota 16.384,47.