Mercati: Credit Suisse resta sovrappeso su azioni, Usa e Cina in testa
Credit Suisse non cambia idea e al momento resta sovrappeso sull’equity. “Le azioni globali hanno continuato a rimbalzare nonostante l’incertezza straordinariamente elevata sulla guerra in Ucraina e il cambiamento della politica monetaria, specialmente negli Stati Uniti. Reiteriamo la nostra posizione di sovrappeso tattico contrarian in azioni che avevamo introdotto il 17 marzo, in quanto vediamo un ulteriore potenziale al rialzo nel breve termine, negli Usa e in Cina in particolare”, sottolinea Bekim Laski, investment specialist – IS&S Investment Solutions. “Il nostro giudizio contrarian non significa che i rischi siano scomparsi – spiega l’esperto -. Dato che la situazione è destinata a restare difficile e la volatilità elevata, continuiamo a sottolineare l’importanza della gestione del rischio”.
Breaking news
Il colosso americano dello streaming ha annunciato di aver concluso il primo trimestre del 2024 con un utile netto di $2,33 miliardi, o di $5,28 per azione, meglio degli $1,30 miliardi, o di $2,88 per azione, riportati nello stesso periodo dell’anno precedente.
I prezzi del contratto spot sull’oro sono balzati fino al nuovo record di $2.411,09 l’oncia subito dopo la notizia dell’attacco, mentre lo yen si è rafforzato.
Il Brent balza del 3,6%, oltre la soglia di $90 al barile.
Una recente decisione del Tribunale di Roma ha stabilito l’illegittimità delle cessioni di presunti rami d’azienda da parte di Bnl, ordinando il reintegro di 16 lavoratori precedentemente esternalizzati nel 2022. La sentenza rappresenta un significativo riconoscimento delle rivendicazioni dei dipendenti e delle posizioni sostenute dal sindacato First Cisl.