08:40 giovedì 3 Marzo 2022

La nuova Tim di Labriola: nel piano industriale al 2024 servizi ServCo e quelli NetCo

La nuova era di Tim passa per i servizi ServCo e quelli NetCo. Ieri il consiglio di amministrazione di Tim ha approvato all’unanimità il piano industriale 2022-2024 presentato dall’amministratore delegato Pietro Labriola, che ha ricevuto mandato per predisporre il progetto esecutivo di riorganizzazione che, una volta approvato dal board, verrà presentato al mercato in occasione del Capital Market Day di Tim entro la semestrale. “Tale progetto sarà in grado di far emergere il valore instrinseco degli asset di gruppo”, si legge nella nota del gruppo diffusa ieri sera.

Il nuovo piano avvia dunque un percorso di trasformazione basato sulla creazione di distinte legal entities, Netco e Servco (consumer, enteprise e Tim Brasil), superando il modello di integrazione verticale. In particolare, il nuovo assetto migliorerà la visibilità sulle performance operative e finanziarie di ciascuna componente e amplierà il ventaglio delle opzioni strategiche che Tim potrà sfruttare nell’interesse di tutti gli stakeholder, con la possibilità di attrarre nuovi partner e nuovi investitori finanziari. “Si stima un impatto molto contenuto dei costi necessari per realizzare la piena separazione, in quanto la maggior parte degli investimenti è già stata sostenuta, grazie all’implementazione della equivalence of input, della equivalence of output e dalla separazione di FiberCop”, segnala la nota.

Nel dettaglio, ServCo sarà articolato in ‘Enterprise’, dove andranno le attività commerciali nel mercato enterprise integrate dalle digital companies Noovle, Olivetti e Telsy; in consumer, ovvero le attività commerciali nel mercato retail consumer e SME (Small and Medium Business); e infine Tim Brasil, con l’azienda mantiene la sua focalizzazione su una strategia di valore e trarrà un’ulteriore spinta alla crescita dall’integrazione degli asset di Oi, continuando nel suo percorso verso una ‘Next Gen Telco’. La seconda area è il NetCo che racchiude l’asset di rete fissa, le attività wholesale domestiche e quelle internazionali di Sparkle.

Partendo dalla copertura del 94% in FTTC, il Gruppo Tim prevede di accelerare il roll out FTTH, realizzato da FiberCop, raggiungendo il 60% delle unità immobiliari tecniche a livello nazionale entro il 2026 con un incremento di circa 3 punti percentuali rispetto al precedente obiettivo (senza tener conto degli effetti attesi dalla partecipazione alla gara “Italia 1 Giga” per il finanziamento pubblico di nuove infrastrutture a 1Gbit/s). Alla luce di questa accelerazione nella copertura in fibra sul mercato domestico, il 2022 registrerà il picco degli investimenti, seguito da una progressiva riduzione a un livello inferiore al 15% dei ricavi nel medio termine.

Alla luce di questa accelerazione nella copertura in fibra sul mercato domestico, secondo le attese di Tim il 2022 registrerà il picco degli investimenti, seguito da una progressiva riduzione a un livello inferiore al 15% dei ricavi nel medio termine.

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