Joint venture tra Patient Square e Carlyle Group: via libera dalla Commissione Europea
La Commissione europea ha recentemente dato il via libera alla formazione di una nuova joint venture, Coding Solutions Topco, conosciuta anche come CorroHealth, promossa dalle società di private equity americane Patient Square e Carlyle Group. Questo importante passo è stato compiuto nell’ambito del Regolamento sulle concentrazioni dell’UE, che regola le fusioni e le acquisizioni all’interno del territorio europeo.
L’obiettivo principale di questa operazione è fornire soluzioni avanzate per ottimizzare la gestione del ciclo dei ricavi nei sistemi sanitari degli Stati Uniti. Tale iniziativa è stata attentamente esaminata dalla Commissione europea, che ha concluso che la transazione non solleva preoccupazioni significative in termini di concorrenza, dato il suo impatto limitato sullo Spazio economico europeo.
La procedura di revisione è stata condotta secondo la modalità semplificata delle concentrazioni, un processo adottato quando le operazioni non presentano rischi evidenti per il mercato. Questo approccio ha permesso di accelerare l’approvazione della transazione, facilitando l’entrata in vigore di questa nuova collaborazione strategica tra Patient Square e Carlyle Group.
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Seduta positiva per le borse europee, compresa Piazza Affari con il Ftse Mib in rialzo. Focus sull’intervento di Trump da Davos
Apertura di Wall Street caratterizzata da movimenti leggeri dopo i recenti rialzi e il record dello S&P 500, sostenuti da solidi risultati trimestrali e interesse per i titoli tech, specialmente legati all’intelligenza artificiale. Attesa per il discorso di Donald Trump al World Economic Forum, con focus su commercio, deregolamentazione e imposte.
Nella settimana conclusasi il 18 gennaio, negli Stati Uniti si è registrato un incremento delle richieste di sussidi di disoccupazione. Secondo il Dipartimento del Lavoro, le richieste sono aumentate di 6.000 unità, raggiungendo quota 223.000, superando le aspettative di 221.000. Durante la pandemia, le richieste avevano raggiunto un picco di 6,9 milioni.
La Banca centrale della Turchia ha deciso di abbassare il tasso di riferimento dal 47,5% al 45%. Questa mossa fa parte di una strategia di politica monetaria restrittiva volta a raggiungere la stabilità dei prezzi attraverso una riduzione sostenuta dell’inflazione. La banca ha dichiarato che il tasso sarà regolato per supportare il percorso di disinflazione, tenendo conto delle tendenze inflazionistiche.