ROMA (WSI) – Il governo gioca la carta dello ius soli da approvare dopo la legge di bilancio ma i numeri al Senato non è detto che ci siano.
Tante le defezioni e non le aggiunte scrive Repubblica. Se all’epoca della presentazione del testo di legge che riforma la cittadinanza, poi naufragato, i favorevoli erano 157 nel corso del tempo si sono persi dei pezzi.
A dirsi contrati allo ius soli i senatori autonomisti a cui si aggiungono due senatori di Ala, i siciliani Compagnone e Scavone transitati in Forza Italia. Oggi la certezza viene dai 98 del Pd, dai 16 di Mdp e dai 19 del gruppo Misto (compresi i senatori di Sinistra italiana disponibili a votare una fiducia tecnica al governo).