Italgas: ok cda a guidance 2025 con 2i Rete Gas, ricavi attesi a 2,45 mld
Il Consiglio di Amministrazione di Italgas riunitosi ieri ha approvato la guidance dell’anno, che include il contributo di 2i Rete Gas per nove mesi a partire dallo scorso primo aprile. Nel dettaglio, la società si attende nel 2025 ricavi totali adjusted pari a circa 2,45 miliardi di euro, EBITDA adjusted compreso tra 1,8-1,85 miliardi ed EBIT adjusted tra 1,12-1,16 miliardi. Gli investimenti tecnici sono attesi a circa 1,2 miliardi e l’indebitamento finanziario netto a circa 10,8 miliardi.
“Il processo di dismissione dei circa 600.000 PDR in ottemperanza alla prescrizioni dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) è atteso completarsi in linea con le
prescrizioni del regolatore. Ai fini della guidance, i relativi impatti sono attesi concretizzarsi ad inizio 2026”, precisa la nota.
Italgas indica che i ricavi complessivi adjusted delle attività regolate della distribuzione gas sono attesi crescere, nonostante il calo del WACC in Italia, per il contributo di 2i Rete Gas, per la crescita della RAB in Italia e in Grecia e per aggiornamento del tasso di rivalutazione del capitale e dei costi operativi regolatori in Italia. Il controllo dei costi permetterà di ottenere ulteriori efficienze operative e si manifesteranno le prime sinergie a seguito dell’integrazione di 2i Rete Gas.
L’indebitamento finanziario netto è, invece, atteso crescere principalmente per l’acquisizione di 2i Rete Gas, al netto dei proventi dell’aumento di capitale. “Alla luce di tali guidance operative, l’accretion dell’utile per azione è attesa essere positiva già dal 2025”, stima infine la società.
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L’attività nel settore dei servizi negli Stati Uniti ha registrato una crescita significativa a maggio, secondo l’indice PMI servizi di Markit. Il valore è salito a 53,7 punti, superando sia i 50,8 di aprile che le stime di 52,3, indicando un’espansione del settore.
Apertura poco mossa a Wall Street con i mercati che reagiscono ai deludenti dati sull’occupazione negli Stati Uniti. Solo 37.000 nuovi posti di lavoro creati a maggio, il peggior dato da marzo 2023, riaccendendo i timori economici. Il presidente Trump sollecita nuovamente la Fed a ridurre i tassi d’interesse. Il Dow Jones, lo S&P 500 e il Nasdaq registrano lievi aumenti, mentre il prezzo del petrolio Wti al Nymex segna un leggero rialzo.
Il volume delle richieste di mutuo negli Stati Uniti continua a diminuire, con un calo del 3,9% nella settimana al 30 maggio, secondo la Mortgage Bankers Associations. Anche le richieste di rifinanziamento e di nuovi mutui registrano un decremento. I tassi sui mutui trentennali sono leggermente scesi al 6,92%.
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