In Giappone non si arresta il fenomeno delle morti per superlavoro
Ancora un caso di morte per superlavoro in Giappone. Si tratta di Miwa Sado, 31 anni, una giovane reporter della televisione pubblica giapponese Nhk, trovata morta nel 2013 per arresto cardiaco. Un anno dopo le è stato riconosciuto il fatto che è morta per superlavoro (karoshi). E la Nhk ha promesso oggi che le circostanze che hanno portato alla sua morte – 159 ore di straordinario in un mese – non si ripeteranno perché intende modificare le sue pratiche.
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