Geox in picchiata a piazza Affari, pesa calo utili nel 2016
Ricavi in aumento ma utili in flessione per Geox. Il gruppo italiano della moda ha chiuso l’esercizio 2016 con ricavi in aumento del 3% a 900,8 milioni di euro mentre l’utile netto è sceso a 2,01 milioni di euro, in calo rispetto ai 10 milioni di un anno prima. Pesante il titolo a piazza Affari, che nei primi minuti di contrattazione perde oltre il 3%. Il CdA ha deciso di proporre la distribuzione di un dividendo di 0,02 euro/azione.
Guardando avanti, il management ha comunicato che:
“nell’esercizio 2017 potrebbero essere registrati oneri atipici nell’ordine di complessivi euro 10 milioni conseguenti alla cessazione del rapporto di lavoro e di amministrazione con il precedente Amministratore Delegato per euro 4,3 milioni, alla prevista ottimizzazione del network dei negozi diretti e in franchising e alle efficienze da implementare nei costi generali”.
Anche in questo contesto, “le aspettative di mercato in termini di redditività netta sono considerate sfidanti ma raggiungibili”.
Breaking news
L’oro ha raggiunto un nuovo record storico a marzo, chiudendo a 2.254,80 dollari l’oncia, con un incremento complessivo del 9% nel mese, il maggiore dal luglio 2020. Questo aumento è stato influenzato dalle previsioni di taglio dei tassi della Federal Reserve.
Il colosso delle telecomunicazioni cinese Huawei ha annunciato un notevole aumento dell’utile netto e del fatturato nel 2023, superando le previsioni e raddoppiando i guadagni rispetto all’anno precedente.
Il termine ultimo per la presentazione delle liste di candidatura per il rinnovo del cda di Tim vede emergere figure di spicco e piani strategici innovativi. Tra i nominati, Umberto Paolucci e Stefano Siragusa, con il fondo Merlyn Partners che propone un riorientamento aziendale verso tecnologie avanzate.
Gli esperti di S&P hanno pubblicato un rapporto sull’outlook globale, prevedendo che le principali banche centrali manterranno tassi d’interesse più alti per un periodo esteso. Prevedono iniziative di taglio dei tassi a metà del 2024, con una crescita globale stimata al 3,2% per il prossimo anno.