Gas: prezzi giù in Europa grazie a fine scioperi in Norvegia
Sembrerebbe esserci una tregua allo sciopero dei lavoratori del petrolio e del gas in Norvegia. La compagnia energetica statale Equinor era stata costretta a chiudere tre giacimenti a causa dello sciopero che ha innescato una nuova fiammata del prezzo del gas i cui prezzi hanno raggiunto oltre i 170 €/MWh, livelli che non venivano raggiunti dal 9 marzo scorso.
Ora il governo norvegese è intervenuto per porre fine allo sciopero imponendo un arbitrato salariale obbligatorio e questo ha subito stabilizzato i prezzi del gas che nel corso della seduta di oggi si sono riportati verso i 160 €/MWh.
Lo sciopero aveva infatti alimentato le preoccupazioni del mercato in quanto diversi Paesi europei non ricevendo più forniture dalla Russia hanno a più riprese aumentato gli acquisti di gas e petrolio dalla Norvegia. Al momento l’Ue ha importato circa il 20% del suo gas dalla Norvegia e la chiusura dei 3 giacimenti nel Mar Nero ha comportato nell’ultima settimana la perdita di circa 89.000 barili di petrolio al giorno.
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