12:16 venerdì 9 Settembre 2022

Dollaro: i quattro motivi per cui il picco si avvicina

All’inizio di settembre, il dollaro USA è salito ai massimi di 20 anni rispetto a un ampio paniere di valute dei mercati avanzati ed emergenti. In particolare, ha guadagnato molto rispetto all’euro e allo yen giapponese. Il cambio EUR/USD è sceso al di sotto della parità (1,00) e la coppia USD/JPY è salita fino a circa 140. 

UBP: picco dollaro vicino

E secondo Peter Kinsella, Global Head of Forex Strategy di Union Bancaire Privée, il picco del biglietto verde è vicino. I motivi sono quattro. In primo luogo, la dinamica dell’inflazione statunitense sembra aver raggiunto il picco e i dati sull’inflazione congiunturale non sono più in continuo aumento. Anche gli indicatori prospettici dell’inflazione hanno iniziato a calare: i costi di spedizione e di trasporto sono diminuiti in modo significativo, segno che le tensioni della catena di approvvigionamento si stanno allentando.

 In terzo luogo, le metriche di valutazione standard dimostrano che il dollaro è decisamente sopravvalutato. Secondo la maggior parte delle metriche prese in considerazione dagli analisti valutari, il dollaro appare incredibilmente caro. Queste valutazioni elevate saranno difficili da giustificare in un contesto di rallentamento della crescita e delle dinamiche inflazionistiche. In quarto luogo, il deficit delle partite correnti degli Stati Uniti, che avrà un ruolo significativo nel determinare la velocità e l’entità del futuro deprezzamento del dollaro, è ora in procinto di raggiungere livelli superiori ai mille miliardi di dollari. Si tratta di un deficit colossale da gestire in tempo di pace, che diventerà una fonte di vulnerabilità per il dollaro nei prossimi mesi e trimestri. I grandi squilibri delle partite correnti sono un segno sicuro di disallineamento dei tassi di cambio.

 Le valute sopravvalutate inducono i consumatori ad acquistare eccessivamente i beni stranieri, e questo è stato certamente vero per il dollaro negli ultimi anni. In conclusione, sostiene l’esperto, siamo convinti che il dollaro USA si stia avvicinando al suo picco e che probabilmente si indebolirà in misura modesta su una base ponderata verso la fine dell’anno.

 

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