De Longhi, utile netto in crescita del 12% nel primo trimestre 2025
Il Gruppo De Longhi ha registrato un solido inizio per il 2025, chiudendo il primo trimestre con ricavi pari a 755,2 milioni di euro, un incremento del 14,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’utile netto è cresciuto dell’11,7%, raggiungendo 57,4 milioni di euro, come dichiarato dall’azienda.
L’Ebitda adjusted ha raggiunto 116,3 milioni di euro, rappresentando il 15,4% dei ricavi, rispetto al 14,2% dell’anno precedente. Questo miglioramento è stato sostenuto dall’aumento dei volumi e dal consolidamento della divisione household, oltre all’incorporazione di La Marzocco. L’Ebit si è attestato a 80,2 milioni di euro, pari al 10,6% dei ricavi.
La posizione finanziaria netta del gruppo è migliorata, risultando positiva per 482,8 milioni di euro a marzo 2025, rispetto ai 307,6 milioni di marzo 2024. “Le dinamiche di crescita positive degli ultimi anni sono continuate anche all’inizio del 2025, con la divisione household in espansione a un solido tasso del 7,2% (657,2 milioni di euro di ricavi) e la divisione professionale che accelera significativamente al 22% (99,2 milioni di euro di ricavi) su base proforma”, ha affermato il CEO Fabio De Longhi.
Nonostante le sfide del mercato americano, il Gruppo De Longhi ha confermato la sua guidance per il 2025, prevedendo una crescita dei ricavi tra il 5% e il 7% e un Ebitda adjusted compreso tra 580 e 600 milioni di euro per il nuovo perimetro.
Breaking news
L’attivitĂ nel settore dei servizi negli Stati Uniti ha registrato una crescita significativa a maggio, secondo l’indice PMI servizi di Markit. Il valore è salito a 53,7 punti, superando sia i 50,8 di aprile che le stime di 52,3, indicando un’espansione del settore.
Apertura poco mossa a Wall Street con i mercati che reagiscono ai deludenti dati sull’occupazione negli Stati Uniti. Solo 37.000 nuovi posti di lavoro creati a maggio, il peggior dato da marzo 2023, riaccendendo i timori economici. Il presidente Trump sollecita nuovamente la Fed a ridurre i tassi d’interesse. Il Dow Jones, lo S&P 500 e il Nasdaq registrano lievi aumenti, mentre il prezzo del petrolio Wti al Nymex segna un leggero rialzo.
Il volume delle richieste di mutuo negli Stati Uniti continua a diminuire, con un calo del 3,9% nella settimana al 30 maggio, secondo la Mortgage Bankers Associations. Anche le richieste di rifinanziamento e di nuovi mutui registrano un decremento. I tassi sui mutui trentennali sono leggermente scesi al 6,92%.
Le principali borse cinesi hanno chiuso in rialzo, spinte dall’ottimismo degli investitori sulle trattative commerciali tra Cina e Stati Uniti. Questo clima è stato alimentato dalle dichiarazioni del ministro degli Esteri cinese e dalla prospettiva di un contatto telefonico tra i leader dei due paesi. Gli indici di Shanghai, Shenzhen e Hong Kong hanno tutti registrato guadagni, trainati dai titoli tecnologici.