Cina, chiusura stabile per Hong Kong. Shanghai in calo dello 0,42%
Le borse asiatiche hanno chiuso la giornata con risultati contrastanti, con l’indice Hang Seng di Hong Kong che è rimasto pressoché stabile, segnando una lieve flessione dello 0,02% e chiudendo a 19.742,46 punti. Al contrario, gli indici cinesi hanno mostrato un calo più pronunciato, con l’indice Shanghai Composite che ha perso lo 0,42%, scendendo a 3.364,65 punti, e lo Shenzhen Composite che ha registrato un ribasso dell’1,22%, fermandosi a 2.024,41 punti.
Nel settore energetico i titoli hanno guidato i guadagni, con China Shenhua Energy in aumento del 4,1%, seguita da PetroChina con un incremento del 3,2% e CNOOC in crescita del 2,3%. D’altro canto, tra i titoli in calo, Shenzhen International Group ha subito una perdita del 3,1%, mentre New World Development ha registrato un calo del 2,3%.
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Wall Street apre in rialzo dopo la pausa per il Martin Luther King Day. Gli investitori valutano l’impatto delle politiche di Donald Trump, in particolare sui dazi e i combustibili. Il Dow Jones, l’S&P-500 e il Nasdaq mostrano guadagni frazionali.
Joachim Nagel, presidente della Bundesbank, ha dichiarato al World Economic Forum di Davos che la Bce è prossima a raggiungere il suo obiettivo di inflazione entro la metà dell’anno. Tuttavia, avverte che il compito di domare l’inflazione non è ancora concluso. Una minore crescita salariale potrebbe aiutare a ridurre i prezzi dei servizi nei prossimi mesi.
Enel e Eni collaborano con il governo tunisino per sviluppare un progetto pilota di produzione di idrogeno verde in Tunisia. Questo progetto è parte del Piano Mattei, che mira a integrare Nord Africa ed Europa, con l’Italia come punto centrale per le esigenze energetiche europee.