Borsa di Tokyo in calo: Nikkei chiude a -1%
La giornata di contrattazioni alla Borsa di Tokyo si è conclusa con una significativa flessione, segnalando un clima di incertezza tra gli investitori. Le preoccupazioni si concentrano principalmente sui dazi imposti dagli Stati Uniti e sulle potenziali ricadute economiche che potrebbero derivarne.
L’Indice Nikkei ha subito una riduzione dell’1%, chiudendo a 33.920,40 punti, mentre l’Indice Topix ha registrato una perdita dello 0,61%, fermandosi a 2.498,03 punti. Questi dati riflettono un generale clima di sfiducia che si è diffuso tra gli operatori di mercato. I settori maggiormente colpiti sono stati quelli dei chip e dell’elettronica, con aziende come Advantest e Renesas Electronics che hanno visto i loro titoli calare rispettivamente del 6,5% e del 4,2%.
Breaking news
La borsa di Wall Street apre con stabilità, con il Dow Jones fermo a 42.245 punti e l’S&P-500 a 5.920. Il Nasdaq 100 e l’S&P 100 mostrano variazioni minime. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, afferma che i tassi di interesse potrebbero restare alti a lungo. Dati contrastanti emergono dal mercato edilizio USA, mentre i prezzi alla produzione calano e le vendite al dettaglio crescono in linea con le previsioni.
I prezzi import-export negli Stati Uniti hanno registrato un incremento nel mese di aprile, secondo il Bureau of Labour Statistics. I prezzi import sono aumentati dello 0,1% su base mensile e annuale, mentre i prezzi export hanno visto un incremento dello 0,1% mensile e del 2% annuale. Escludendo petrolio e prodotti agricoli, sono stati osservati aumenti significativi.
mondo tv, una società quotata su Euronext Milan, ha concluso con successo due nuovi contratti per la distribuzione di titoli in Hong Kong e Tanzania. Questi accordi includono un minimo garantito e rappresentano un’opportunità significativa per l’espansione della società nel mercato dei diritti legati all’intelligenza artificiale.
I dati Istat di marzo mostrano un calo dell’1% nei prezzi all’importazione rispetto a febbraio, con un incremento annuo dello 0,6%. Questo rallentamento è attribuito principalmente alla diminuzione dei prezzi dei prodotti energetici.