15:05 giovedì 14 Aprile 2022

Bce, Lagarde: ‘inflazione rimarrà alta nei prossimi mesi principalmente per shock prezzi energia, monitoriamo salari’

Nella riunione odierna il Consiglio direttivo della banca centrale europea ha mantenuto fermo il costo del denaro, come da attese. I tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimangono invariati rispettivamente allo 0,00%, allo 0,25% e al -0,50%.

La Bce ha confermato l’intenzione di un’uscita più rapida dagli stimoli alla luce delle crescenti pressioni inflattive.

“L’inflazione è aumentata in misura significativa e rimarrà elevata nei prossimi mesi, soprattutto a causa del forte incremento dei costi dell’energia. Le pressioni inflazionistiche si sono intensificate in molti settori”, ha spiegato la Bce.
“L’inflazione dell’Eurozona rimarrà alta nei prossimi mesi, principalmente per lo shock energetico”. E’ quanto ha detto la numero uno della Bce Christine Lagarde, nella conferenza stampa successiva all’annuncio dei tassi e delle decisioni di politica monetaria prese dalla Bce. La conferenza stampa è stata indetta in smart working. Lagarde è risultata infatti positiva al Covid-19 una settimana fa circa.

La numero uno della Bce ha aggiunto che il Consiglio direttivo sta monitorando attentamente il trend dei salari, consapevole che il trend dipenderà anche da come avverrà la rinegoziazione dei contratti nazionali di lavoro tra i sindacati e i governi.

Sempre riguardo all’inflazione, Lagarde ha detto di ritenere che i “prezzi dell’energia rimarranno alti nel breve periodo”, mettendo in evidenza anche il balzo dei prezzi dei beni alimentari e dei fertilizzanti”.

Nella riunione odierna il Consiglio direttivo della banca centrale europea ha mantenuto fermo il costo del denaro, come da attese. I tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimangono invariati rispettivamente allo 0,00%, allo 0,25% e al -0,50%.

La Bce ha confermato l’intenzione di un’uscita più rapida dagli stimoli alla luce delle crescenti pressioni inflattive.

“L’inflazione è aumentata in misura significativa e rimarrà elevata nei prossimi mesi, soprattutto a causa del forte incremento dei costi dell’energia. Le pressioni inflazionistiche si sono intensificate in molti settori”, ha spiegato la Bce.

Sul fronte quantitative easing, gli acquisti netti mensili nel quadro del PAA saranno pari a 40 miliardi di euro ad aprile, 30 miliardi di euro a maggio e 20 miliardi di euro a giugno. Nella riunione odierna il Consiglio direttivo ha ritenuto che i dati pervenuti dopo l’ultima riunione rafforzino la sua aspettativa che gli acquisti netti nell’ambito del PAA dovrebbero concludersi nel terzo trimestre.

La calibrazione degli acquisti netti per il terzo trimestre sarà guidata dai dati e rifletterà l’evolversi della valutazione delle prospettive da parte del Consiglio direttivo.

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