11:19 lunedì 27 Giugno 2022

Addio Leonardo Del Vecchio: si spegne il secondo uomo più ricco d’Italia

Si  spento all’età di 87 anni, Leonardo Del Vecchio, fondatore di Luxottica e presidente di EssilorLuxottica. Nato a Milano nel 1935, da genitori emigrati dalla Puglia, Del Vecchio è cresciuto in povertà nell’orfanotrofio dei Martinitt, dove sono cresciuti altri grandi dell’imprenditoria italiana come Edoardo Bianchi e Angelo Rizzoli. 

Dopo aver iniziato i prima passi nell’industria con un piccolo laboratorio di ottica nelle Dolomiti è poi diventato il leader mondiale indiscusso dell’occhialeria fondando Luxottica. Il patrimonio netto di Del Vecchio era di 25,7 miliardi di dollari al 1° giugno, secondo il Bloomberg Billionaires Index. Tra le sue partecipazioni spicca la quota di  controllo del 32% in EssilorLuxottica, il colosso italo-francese dell’occhialeria nato dalla fusione del 2018 con il gigante francese delle lenti Essilor. L’azienda, che produce montature per case di lusso come Armani e Prada, oltre a possedere marchi come Ray-Ban, ha più di 180.000 dipendenti e vanta una serie di importanti operazioni in tutto il mondo con una presenza nei settori del lusso e della tecnologia medica.

Oggi EssilorLuxottica è il primo rivenditore di occhiali al mondo e il più grande produttore di lenti correttive. Azionista tra l’altro di Mediobanca, Generali e Covivio, la sua ricchezza attraverso l’holding di famiglia Delfin quest’anno è stata valutata dalla rivista Forbes in circa 25 miliardi di euro. Nei primi anni della sua carriera, Del Vecchio disse di aver “messo il lavoro prima di ogni altra cosa”.

E’ stato il maggiore azionista della banca d’investimento Mediobanca, con una quota di poco inferiore al 20%, e uno dei principali investitori di Assicurazioni spa,  il primo assicuratore italiano. assicuratore italiano. Quest’anno Del Vecchio ha fatto parte di un gruppo di investitori che ha cercato di senza successo di estromettere l’amministratore delegato di Generali Philippe Donnet nella prima metà del 2022. In Mediobanca, si è periodicamente scontrato sulla strategia con l’amministratore delegato Alberto Nagel. Del Vecchio ha detto che le sue scaramucce nel settore finanziario sono nate dal fatto di pensare in grande. “Bisogna avere il coraggio di continuare a fare le cose, di andare avanti”, disse.

Timido e riservato per natura, Del Vecchio ha trascorso decenni evitando accuratamente i riflettori dei media. “Ho sempre cercato di essere il migliore in tutto ciò che faccio, tutto qui” disse poco tempo fa in un’intervista.

L’eredità di Del Vecchio

Molteplici le partite aperte dell’imprenditore e un cospicuo patrimonio da gestire del valore di oltre 30 miliardi e che andrà ripartito tra i suoi eredi nell’ambito di un piano di successione del suo impero che va ai suoi sei figli avuti da tre mogli.  Due sono soprattutto le realtà industriali in cui si dovrà capire cosa accadrà nel dopo Del Vecchio, ossia Generali in cui l’imprenditore ha investito circa 3 miliardi di euro per salire fino al 9,95% del capitale e poi Mediobanca, in cui Del Vecchio è salito fino al 19,9% del capitale.

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