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NAVELLIER: UN MONEY MANAGER DA LEGGENDA

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Quando si parla di money manager che ottengono prestazioni sopra la media non si puo’ dimenticare Louis Navellier, vera e propria leggenda nel suo campo.

La performance
I dati che testimoniano i risultati in questo caso parlano da soli: oltre $5 miliardi amministrati, performance risultate sistematicamente migliori del mercato e della stragrande maggioranza degli altri money manager nel lungo periodo in tutti i segmenti di investimento.

Risultato 6° su 72 su un periodo di 3 anni per il segmento mid-cap, 3° su 198 su un periodo di 5 anni sul segmento azionariato americano in generale e 1° su 114 per il medesimo segmento su un periodo di 10 anni con una performance media annuale rispettivamente del 21.58%, 30.06% e 28.52%.

L’uomo
Louis G. Navallier si e’ laureato in finanza alla California State University, e’ editore di due delle piu’ seguite newsletter finanziarie negli USA: MPT Review e The Blue Chip Growth e tra i personaggi piu’ intervistati dai media specialistici americani. Due sue affermazioni possono aiutarci a capire il personaggio: “Se non possiamo battere il mercato, che cosa ci stiamo a fare noi money manager?” e “Se qualcuno dei miei impiegati odia o ama un’azione, lo devo licenziare”.

Navellier oltre che amministrare portafogli di investitori individuali dal 1993 gestisce fondi attraverso la Navellier Management Inc.

La strategia di investimento
Il suo approccio all’investimento e’ basato su un criterio di selezione composto da 3 diversi stadi. Al primo stadio viene utilizzato un software proprietario basato sull’analisi quantitativa in grado di analizzare circa 9.000 azioni in base al miglior rapporto rischio-rendimento. Solo il 5 % delle azioni passera’questa selezione.

Al secondo stadio le circa 450 azioni vengono ulteriormente scremate utilizzando l’analisi fondamentale per individuare quelle che riportano i migliori margini di profitto, le piu’ elevate aspettative di crescita e i migliori rapporti prezzo-utile. In questa fase le compagnie che godono di una speciale posizione di nicchia vengono sottoposte ad una diligence dallo stesso Navellier.

Nei primi 2 stadi viene scartato circa il 98% degli investimenti possibili. E’ importante rilevare come la squadra sia composta da esperti di computer piuttosto che da analisti. Chi lavora da Navellier non partecipa ad assemblee per gli azionisti, roadshow o incontri con il management.

Le risorse vengono impegnate solo per mettere a punto di volta in volta un modello che tenga in considerazione le variabili piu’ influenti sul prezzo delle azioni in quel periodo a Wall Street. Una volta messo punto il modello, ci si affida a quello fedelmente senza lasciarsi influenzare da elementi soggettivi. Il gruppo guidato da Navellier prepara la lista degli acquisti durante il week end e in settimana si dedica ad implementare la strategia gia’ decisa.

Le azioni cosi’ selezionate passano al terzo stadio che consiste nella scelta dell’asset allocation basata sul modello di Markovitz. Questo sistema di selezione di portafoglio insieme a quello di Sharpe e ai loro relativi sviluppi (il piu’ famoso e’ il Capital Asset Pricing Model) sono i modelli attualmente piu’ utilizzati dai money manager, banche di investimento e in genere da tutti i professionisti che si devono confrontare con un problema di asset allocation.

La teoria di Markovitz e’ basata sul concetto che sia possibile selezionare gli strumenti da includere nel portafoglio considerando il loro valore atteso (media o valore medio presunto) e la loro oscillazione intorno a questo valore (in statistica chiamata varianza). Una volta selezionati gli strumenti, si procede a considerare la correlazione che questi hanno tra di loro (in statistica chiamato indice di correlazione lineare).

Per fare un esempio pratico, le azioni petrolifere e quelle delle compagnie aeree sono in genere inversamente correlate e quindi hanno un basso coefficente di correlazione. Utilizzando questa teoria e’ possibile massimizzare il rendimento e minimizzare il rischio. Sempre che le assunzioni alla base delle scelte siano corrette.

Navallier dopo aver scelto le azioni che devono comporre un modello di portafoglio, prepara 3 diverse composizioni corrispondenti ad un profilo aggressivo, moderatamente aggressivo e conservativo. Di seguito riportiamo le caratteristiche e i pesi per i vari segmenti azionari del portafoglio “All Cap Opportunities” per un profilo moderatamente aggressivo. Il portafoglio investe su tutti i tipi di azioni americane.

Caratteristiche del portafoglio:

Patrimonio gestito

$100 mln

Rapporto prezzo/utili previsto

15.9

Crescita degli utili media a 5 anni

24.2 %

Capitalizzazione media

$8.9 mld

Capitalizzazione mediana

$1.4 mld

Numero medio di parecipazioni detenute

40-60

Beta

1.50

Deviazione standard

27.3 %

Coefficiente di regressione

61.3 %

Ricambio di portafoglio annuale medio

187 %

Pesi per i vari segmenti azionari:

Small-cap value

13 %

Large-cap growth

26 %

Mid-cap growth

19 %

Large-cap value

20 %

Micro-cap growth

11 %

Small-cap growth

6 %

Cash

5%

Le scelte concrete
Le 10 azioni in cui il portafoglio al termine del secondo trimestre era maggiormente investito sono:

Titolo azionario

Simbolo

Prezzo/utili

Prezzo/utili est

Peso sul portafoglio

Hudson City Bancorp

HCBK

18.88

17.71

5.9%

Philip Morris

MO

12.89

12.41

4.0%

Bank of America

BAC

15.64

11.95

4.0%

WM. Wrigley Jr.

WWY

31.93

30.33

3.9%

Corinthian Colleges

COCO

27.09

21.46

3.9%

Bisys Group

BSYS

34.58

25.71

3.7%

Texaco

TX

5.43

4.79

3.4%

Eastman Kodak

EK

13.29

13.39

3.4%

Itron

ITRI

49.76

46.07

3.3%

Lowe’s Cos.

LOW

30.07

28.36

3.2%