I rischi per le economie internazionali, a causa della crisi ipotecaria, sono oggi “più grandi di sei mesi fa”.
Lo ha detto il direttore del Fmi Rodrigo Rato, sottolineando che l’effetto negativo potrà essere “molto più grave” se la crisi, che ha definito “episodio importante, che non si è ancora risolto”, si prolunga.
Intervenendo al Foro Spagna-Iberamerica a Madrid, Rato, citato dai media, ha detto che è poco probabile che le turbolenze creditizie abbiano conseguenze sensibili sull’economia mondiale nel 2007 e che gli effetti si sentiranno nel 2008, con una crescita “leggermente più bassa” dei due anni precedenti ma che resterà “vigorosa” grazie alla “solidità delle fondamenta economiche” dei paesi industrializzati.