Crescono a settembre le insolvenze a valere sui finanziamenti ipotecari, mentre al tempo stesso i nuovi prestiti sono in caduta verticale, -44% e raddoppiano le situazioni in cui la clientela non in regola con i pagamenti delle rate di mutuo ha perso la proprietà dell’ abitazione. Sono queste le indicazioni venute oggi da Countrywide Financial, il colosso dei finanziamenti immobiliari statunitense finito nel ciclone della crisi legata al credito ‘subprime’.
Il mese scorso le insolvenze – ha reso noto la società – sono arrivate al 5,85% contro il 4,04% di un anno fa, mentre i proprietari che hanno perso i diritti sulla casa hanno rappresentato l’ 1,27% contro il precedente 0,51%. Le cifre rese note oggi sembrano indicare che la crisi del mercato immobiliare è ancora lontana dall’ essersi risolta. Sempre a settemre il numero di nuovi prestiti accesi da Countrywide è crollato invece a 21,0 miliardi di dollari, appunto -44%.
In Borsa oggi il titolo sta arretrando a New York di un altro 5% abbondante, fino a 17,83 dollari e da inizio anno la perdita é stata pari al 58%. Intanto il New York Times ha riportato oggi la notizia secondo cui lo Stato del North Carolina ha chiesto alla Sec – l’ Authority di Borsa – di indagare sulle operazioni fatte sul mercato azionario dal chief executive officer di Countrywide, Angelo Mozilo. Quest’ ultimo ha venduto azioni della compagnia nell’ ambito di un piano già annunciato di diversificazione del portafoglio.