ALESSANDRIA (WSI) – È morto, probabilmente suicida per una crisi depressiva, l’industriale Guido Ghisolfi, il vice presidente e amministratore delegato della multinazionale chimica Mossi & Ghisolfi, specializzata nel settore dei biocarburanti.
Il noto imprenditore, che tanto credeva nelle potenzialità dei combustibili a basso impatto inquinante ottenuti da scarti alimentari, aveva 58 anni. È stato ritrovato un fucile nella sua auto, che era in una strada di campagna nei pressi di Alessandria, e nessun messsaggio.
In un comunicato ufficiale del gruppo attivo nel settore del PET, dell’ingegneria e dei prodotti chimici rinnovabili derivati da biomasse non alimentari, si legge che “Ghisolfi ci ha lasciati”. “Ieri, a seguito di forti crisi depressive di cui soffriva da tempo, ha deciso di compiere un estremo atto, che ha posto fine alla sua vita, nei pressi della propria abitazione, a Tortona”.
Mossi & Ghisolfi è un gruppo da oltre 3 miliardi di euro di fatturato l’anno, il secondo nel settore chimico in Italia, e 2.100 dipendenti. Ghisolfi, iscritto al Partito Democratico, era attivo anche nella vita politica. Aveva contribuito a finanziarie la campagna delle primarie di Matteo Renzi con un contributo di 100 mila euro.
Era considerato tra i consiglieri del premier in materia di occupazione, energia verde e impresa. Ghisolfi ha anche fatto parte del comitato di sorveglianza di Intesa Sanpaolo e della dirigenza della Derthona Basket, la società di pallacanestro della sua città che aveva lanciato negli Anni 80.
(DaC)