NEW YORK (WSI) – La casa automobilistica internazionale Daimler Chrysler ha fabbriche in tutto il mondo, tra cui una controllata Mercedez-Benz in Argentina.
Durante la “guerra sporca” argentina in cui sparirono centinaia di migliaia di “desaparecidos” accusati di contro il regime, la società è stata accusata di aver agito in combutta con i militari argentini per l’arresto e la detenzione dei lavoratori, alcuni dei quali scomparsi. Le vittime dicono di essere state rapite e torturate dal Governo argentino alla fine del 1970 ed i parenti delle persone scomparse hanno citato in giudizio, in California, la società controllata, Mercedes-Benz, sostenendo che fosse stata complice dell’uccisione, della tortura e del sequestro dei lavoratori.
La Corte Suprema, però, in un parere scritto dal giudice Ruth Bader Ginsburg, ha rifiutato alla quasi unanimità (otto giudici su nove) di permettere ai sopravvissuti e alle vittime della “guerra sporca” di citare in giudizio al tribunale della California, Daimler Chrysler, di Stoccarda (Germania), per presunti abusi in Argentina. La causa contro l’azienda ora conosciuta come Daimler non è di competenza di un tribunale americano.
In poche parole Daimler non può essere incriminata in California per atti di tortura commessi da una divisione della multinazionale, perché i danni sono stati recati da Mercede Benz Argentina fuori dal territorio statunitense. Se una divisione di una multinazionale che opera all’estero compie atti criminali e tortura, la Corte suprema ha stabilito che la multinazionale al vertice della piramide di intrecci aziendali non può essere chiamata in causa e ritenuta colpevole.
Insomma, alcune aziende sembrano essere troppo grandi per poter essere citate in giudizio. Negli ultimi anni, gli americani si sono abituati al concetto di multinazionali apparentemente “troppo grandi per fallire“, proprio come successe alle cosiddette banche “Too Big To Fail” (TBTF), che furono salvate con i soldi dei contribuenti durante la crisi dei mutui subprime.
Allo stesso modo, oggi, la Corte Suprema ha ritenuto Daimler “troppo grande per competenza generale”, al punto da non poter essere chiamata in causa. Tuttavia, non è la prima volta che la dimensione di un’azienda multinazionale ha evitato che questa venisse ritenuta responsabile per crimini commessi fuori dalla giurisdizione del paese di origine. È tuttavia la prima volta che il voto è stato così sbilanciato a favore della multinazionale querelata.