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MOTOROLA: ANALISTI CONTRO CEO, OGGI GLI UTILI

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Christopher Galvin, amministratore delegato di Motorola Inc. (MOT – Nyse), e’ riuscito a concludere il secondo trimestre senza annunciare tagli alla forza lavoro o ridurre le stime di bilancio, ma gli analisti sembrano non concordare con le sue decisioni.

“Non ci ha per nulla impressionato in termini di risultati – e’ il commento di Steve Mygrant, analista di Fifth Third Bancorp, che possiede 549.000 azioni di Motorola – Sotto l’amministrazione Galvin non e’ stato annunciato nessun piano strepitoso, e forse e’ arrivato il tempo di cambiare”.

Il colosso americano dei telefoni cellulari, la cui trimestrale e’ attesa dopo la chiusura dei mercati a New York, dovrebbe chiudere il trimestre con una perdita operativa, la prima in ben quindici anni di utili, dovuta principalmente al deciso calo della domanda di apparecchi wireless, network e semiconduttori.

Nonostante cio’ il titolo ha guadagnato circa il 20% dall’11 aprile scorso quando Galvin ha annunciato di attendersi una “graduale ripresa” per utili e vendite relativi al secondo trimestre. Questo pero’ – dicono alcuni investitori – non vuol dire che Galvin sia riuscito a riportare sulla strada giusta il secondo produttore al mondo di telefoni cellulari o che la poltrona che occupa sia inviolabile.

Ancora oggi, alcuni analisti sostengono che le previsioni di Galvin su una prossima svolta siano troppo ottimistiche, soprattutto dopo che il rivale per eccellenza Nokia (NOK – Nyse) ha ridotte le attese sugli utili e fatturato circa un mese fa.

“Potrebbero dover ridurre le loro previsioni per il futuro”, sostiene Mark Roberts, un analista di First Union Securities che ha ridotto il rating sul titolo a “Neutral”.

Concordano anche gli analisti di Deutsche Banc Alex. Brown che martedi’ hanno fatto sapere che Motorola non sara’ in grado di rispettare le stime di bilancio relative al secondo trimestre dell’anno, ossia una perdita di 12 centesimi per azione (consensus First Call/Thomson Financial).

Molti analisti, investitori e dirigenti di settore, inoltre, prevedono che la domanda di telefoni, infrastrutture e semiconduttori per il settore wireless, nonche’ l’intero comparto telecomunicazioni, non riesca a riprendersi almeno sino alla fine di quest’anno o all’inizio del prossimo anno.

“Il trend di ribasso potrebbe durare per altri 12-18 mesi”, ha detto lunedi’ l’amministratore delegato di Corning (GLW – Nyse) nel comunicato stampa che ha seguito l’annuncio dei tagli alla forza lavoro.

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