
Siena – Tassi di interesse: In area Euro si è assistito a forti vendite sui listini azionari iniziati dopo la decisione sui tassi della Bce. Gli spread dei titoli periferici sono aumentati con quello Italia-Germania arrivato a 460pb; il tassodel Btp decennale ha toccato il 6%.
I tassi swap sono calati su tutte le scadenze. Questa mattina gli spread stanno leggermente rientrando rispetto ai massimi di ieri. Il tasso a 2 anni tedesco è temporaneamente sceso in territorio negativo,come già avvenuto il primo giugno.
La giornata di ieri è stata caratterizzata da decisioni delle banche centrali di diversi paesi orientate in senso accomodante.
La banca centrale d’Inghilterra, come da attese, ha mantenuto il tasso di riferimento fermo allo 0,5%, aumentando però di 50Mld£ l’ammontare di asset da acquistare portando il totale a 375Mld£.
Contemporaneamente, con una mossa a sorpresa, la Cina ha ridotto i tassi sui depositi ad 1 anno di 25pb al 3% e sui prestiti di 31pb al 6%, invitando le banche del paese a non utilizzare la leva del credito più a buon mercato a favore del comparto immobiliare. Si è trattato del secondo taglio nell’arco di un mese.
Altre misure accomodanti sono state prese dalle banche centrali del Kenia e della Danimarca, quest’ultima in particolare ha portato il tasso sui depositi in territorio negativo, al -0,2%.
La Bce come da attese di mercato ha ridotto il tasso di riferimento di 25pb al nuovo minimo storico dello 0,75%, con decisione unanime. Allo stesso tempo ha portato quello sui depositi allo 0% con effetto dall’11 luglio.
Il governatore Draghi ha dichiarato che alcuni dei rischi ribassisti sulla crescita si sono materializzati anche se successivamente ha aggiunto che lo scenario base di ripresa dell’economia nella parte finale dell’anno resta valido. Non è stata discussa l’ipotesi di nuove misure straordinarie. Il governatore ha insistito che le misure chiave per aumentare la competitività dell’area sono le riforme strutturali ed una politica di bilancio sana. Ha anche aggiunto che qualsiasi sia il ruolo di supervisore che la Bce rivestirà in futuro, non dovrà minare la sua indipendenza.
Poco dopo l’annuncio del taglio da parte della Bce, la cancelliera Merkel ha dichiarato che l’accordo del summit EU non implica un orientamento nel senso di condivisione del debito sia governativo sia bancario.
La Spagna ha collocato 3 miliardi di titoli con una domanda pari a 3,18 volte l’offerta, in calo rispetto alle 3,29 della precedente asta.
L’Irlanda, dopo una lunga assenza dai mercati da settembre 2010, è tornata ieri ad effettuare la prima emissione di 500mln€ di titoli trimestrali collocati all’1,8%.
Il direttore del Fmi, Lagarde, ha dichiarato che l’ente ridurrà le proprie previsioni di crescita per il 2012 a causa della debolezza negli investimenti, del settore manifatturiero e dell’occupazione in Europa, Usa, Brasile, India e Cina.
Negli Usa la seduta di ieri si è chiusa con listini azionari negativi ed un contestuale calo dei tassi di mercato governativi, in un contesto di incertezza legato all’attesa per i dati del mercato del lavoro di oggi. Gli operatori hanno infatti mantenuto un atteggiamento cauto alla luce anche di una serie di dati macro che delineano un quadro macro Usa ancora incerto. Se da un lato segnali positivi sono giunti dal report ADP, che ha evidenziato la crescita di nuovi occupati del settore privato ben al di sopra delle attese, dall’altro lato l’indice ISM non manifatturiero ha registrato un calo, riportandosi sui livelli di gennaio 2010.
Valute: giornata di forte deprezzamento per la moneta unica vs dollaro a seguito del taglio dei tassi della Bce e delle parole di Draghi. Verso euro il cross è calato sotto il supporto 1,25 scendendo anche sotto area 1,24. Questa mattina prosegue la debolezza della divisa unica. Per oggi i livelli di supporto si collocano a 1,2360 e 1,228 (minimo di giugno), la resistenza più vicina presso area 1,24. Nuovo minimo storico del cross verso dollaro australiano.
I dati Usa del pomeriggio potrebbero portare a movimenti ampi sul forex.
L’euro si è deprezzato anche nei confronti dello yen con il cross calato rapidamente fin sotto area 99. Il supporto oggi si colloca a 98,30, le resistenza a 99,10 e 99,75. Deprezzamento dello yuan cinese vs dollaro dopo il taglio dei tassi in Cina.
Materie Prime: giornata volatile per le commodity penalizzate in generale dall’apprezzamento del dollaro e dalle vendite sulle borse. Il Brent ha chiuso praticamente invariato dopo essere salito nel corso della giornata sulla notizia che la norvegese Statoil si sta preparando alla chiusura temporanea della produzione a causa dell’aumento delle tensioni con i sindacati.
Giornata negativa per i metalli preziosi ed industriali. Si sono invece mossi in controtendenza alcuni agricoli cui mais (+6,9%) e grano (+5,4%) sulla scia dei danni negli Usa provocati dall’eccezionale ondata di caldo e dalla conseguente siccità.
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