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Mosca sfida la Nasa: missioni su Marte, Venere e Giove

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Roma – Mosca vuole rilanciare la sua industria spaziale dopo il disastro della sonda marziana Phobos Grunt e, più in generale, le incertezze dei programmi russi. Si progettano quindi missioni sulla Luna, Marte, Venere e Giove, lo sviluppo di un nuova navicella del tipo Shuttle, secondo un piano presentato da Roskosmos, l’ agenzia spaziale russa, al governo.

Lo scrive il quotidiano Kommersant, che – citando il piano – riferisce che la Russia punta entro il 2030 anche a “essere in grado di operare un test di volo con equipaggio attorno alla Luna, con conseguente allunaggio di cosmonauti e poi ritorno sulla terra.”

“Roskosmos non si arrende nell’esplorazione di altri pianeti e sviluppa piani per condurre una serie di missioni, approfondendo lo studio della Luna con i robot, di Venere e Giove”, scrive il quotidiano. L’agenzia spaziale russa vuole costruire un nuovo razzo Angara, una nuova navicella spaziale per il volo con equipaggio umano e sostituire la tecnologia sovietica ancora in uso oggi.

Mosca in realtà ha un urgente bisogno di rinnovarsi nel settore spazio, dopo una serie di fallimenti come quello della missione Phobos Grunt, la sonda marziana che non ha mai lasciato l’orbita terrestre a causa di un problema nella fase di lancio e che si è disintegrata a gennaio entrando in contatto con l’atmosfera: alcuni frammenti sono precipitati nell’oceano Pacifico.