Inaugurata, ieri, l’ottava edizione della collettiva italiana organizzata dall’Ice presso la ventisettesima Federal Fair of Light Industry, nel complesso fieristico Vvc-Prospekt Mira di Mosca. La manifestazione, dedicata al tutto il comparto dell’industria leggera, si svolge due volte l’anno, nei mesi di marzo e settembre, e ospita circa 2100 espositori, provenienti soprattutto dalla Russia e dalle aree della ex Unione Sovietica, ma si rileva anche la presenza di numerosi europei. Essa rappresenta uno dei più importanti appuntamenti riservati al settore tessile nell’area dell’Europa Centro Orientale e Csi, ed è diventata ormai un punto di riferimento per tutti gli operatori locali qualificati e, da qualche tempo, anche per i produttori stranieri di tessuti e filati, in particolare quelli italiani che hanno cominciato a presentarvi i loro prodotti. In un momento di particolare crisi per l’esportazione dei tessuti, la partecipazione alla Federal Fair of Light Industry è un’importante occasione per promuovere e rafforzare le possibilità commerciali delle aziende italiane, aumentando al tempo stesso la percezione della presenza italiana sul mercato russo, che al momento costituisce uno dei pochi mercati in espansione, in particolare nei settori in cui vi è leadership italiana. Pur essendo al suo settimo anno consecutivo di espansione, l’economia russa registra ancora ritmi di crescita insufficienti per consentire al Paese di acquisire un peso comparabile a quello delle economie occidentali (difatti, nella graduatoria si colloca dopo gli assai più piccoli Paesi Bassi), anche se i dati non rilevano la quota di economia sommersa, che viene stimata intorno al 30 per cento del reddito. Il valore del mercato dei tessuti in Russia è stimato attualmente tra 1,3 e 1,5 miliardi di dollari, secondo le stime dell’import: due terzi del mercato russo dei tessuti è coperto dalla produzione nazionale e un terzo dalla produzione straniera. Le stoffe italiane si pongono, come prezzo e come immagine, nella fascia medio-alta del mercato russo, insieme a quelle tedesche. La precisa influenza del prodotto italiano si riferisce particolarmente allo stile, al design e all’immagine del buon gusto. Alla collettiva italiana, ospitata nel Padiglione 70, prendono parte undici aziende italiane, che presentano tessuti per abbigliamento provenienti dai più rappresentativi distretti italiani di produzione: Toscana (4), Lombardia (4), Piemonte (3). Per la sesta volta, all’interno della collettiva italiana è stata realizzata un’area dedicata alla presentazione dei pannelli-tendenza, per dare una visione d’insieme dei tessuti più rappresentativi prodotti dalle aziende partecipanti alla mostra.
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