La colpa è degli Stati Uniti, il vero nemico sono loro. Dopo l’uccisione dello sceicco Ahmed Yassin, leader spirituale di Hamas, al Qaida si è rifatta viva da siti Internet con parole di vendetta che hanno fornito anche una linea strategica: inutile limitare la lotta allo scacchiere mediorientale, come ora stanno facendo le organizzazioni palestinesi anche più radicali. Secondo il gruppo terroristico che fa capo a Osama Bin Laden bisogna puntare più in alto.
Intanto in Israele la parola d’ordine e’:
«Arafat sarà il prossimo». Dopo l’uccisione di Yassin e’ stato il capo dell’esercito di Tel Aviv a mandare un avvertimento al presidente Anp e anche al leader degli Hizbullah.
«Entrambi sanno che il loro turno si sta avvicinando». Così il falco israeliano Moshe Yàalon, capo di stato maggiore israeliano, ha avvertito Yasser Arafat e a Hassan Nasrallah, leader degli Hizbullah che si erano ribellati all’uccisione di Yassin.
In un sondaggio pubblicato sul quotidiano indipendente Maariv, risulta che il 43% degli intervistati appoggerebbe un omicidio mirato anche contro il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, Yasser Arafat. A Gaza 11 bambini sono stati chiamati Yassin.