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Roma – Una giornata caratterizzata da rally di breve periodo, quella di oggi, che hanno interessato soprattutto il dollaro. Il biglietto verde ha messo a segno un recupero, subito dopo la notizia dell’uccisione del di Osama bin Laden, con il Dollar Index, che è risalito dopo nove giorni consecutivi di perdite e ha raggiunto quota 73,163.
Ma si è trattato di una fiammata che ha lasciato il tempo che ha provato. L’euro ha subito rialzato la testa e ha confermato la forza che lo ha caratterizzato nei giorni scorsi, come si vede anche da tale grafico[ARTICLEIMAGE]. (il secondo da sinistra).
Sul fronte delle commodities, invece, la morte di Bin Laden ha dato maggiore fiducia al mercato sulla situazione delle rivolte in Medio Oriente, mettendo così sotto pressione i prezzi del petrolio. Tuttavia, riguardo al mercato dei metalli preziosi, notiamo come la prima reazione sia rientrata. Dopo aver perso fino al 13% del suo valore, l’argento è tornato a oscillare sopra quota $46. Le quotazioni sono sempre in perdita, ma ora i ribassi sono limitati al 5,14%. Stabili invece le quotazioni dell’oro, che sono quasi invariate e registrano un incremento di appena lo 0,15%, a $1.558,800.
Tornando al dollaro, lo stesso Andrew Cox, analista di Citi, ha fatto notare che “gran parte del rally del biglietto verde, specialmente nei confronti dell’euro, è già rientrato. Cox ha parlato di un “short-lived Bin Laden bounce”, ovvero di un rally legato a Bin laden destinato ad avere breve vita.
“Non è ancora chiaro se la morte di Bin Laden cambierà la politica estera americana nella regione o se accelererà il ritiro delle forze americane dall’Afghanistan – ha preciso – L’impatto della notizia sulla traiettoria degli quilibri fiscali e sulla politica macroeconbomica sarà (comunque) probabilmente modesta”.