La crisi dei mutui subprime non avra’ nei paesi emergenti effetti come quelli della grande crisi del 1998. E’ la tesi di Morgan Stanley. La banca spiega di essere tornata a comprare le azioni di una serie di paesi tra cui Cina, Russia, India, Israele o Turchia.Per l’istituto la crisi che colpi’ l’Asia nel 1998 non e’ paragonabile a quella odierna: i paesi emergenti contano su fondamentali forti, valuta sottovalutata in diversi casi, forti riserve in moneta straniera e limitato indebitamento.