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MORGAN STANLEY: ABBIAMO BISOGNO DI UN PARTNER, SE NO NON CE LA FAREMO

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Per evitare il destino che ha portato al collasso di Lehman e Bear Stearns, John J. Mack, il Ceo di Morgan Stanley, ha fatto una gaffe che offrira’ parecchie munizioni agli short che giocano al ribasso contro Morgan. Il tutto mentre Mack cercava di convincere, in tarda serata, il chief executive officer di Citigroup, Vikram S. Pandit, a partecipare ad una merger a tre, anche con con Wachovia o WaMu, stando a persone che hanno seguito la trattativa a Manhattan.

“Abbiamo bisogno di un partner per una merger, altrimenti non ce la faremo” avrebbe detto Mack a Pandit, il quale poi e’ un ex senior investment banker della stessa Morgan Stanley. La risposta di Pandit? Picche. Citigroup – ha spiegato – e’ piu’ interessata a una qualche combinazione con banche commerciali. L’ideale, per Citi, sarebbe comprare Washington Mutual rilevandola dalla bancarotta (quando ci entrera’) perche’ cio’ fornirebbe capitali liquidi (depositi) a un buon prezzo.

Mack, secondo un articolo uscito sull’edizione online (e dove se no?) del New York Times, si sarebbe anche lamentato con le autorita’ di controllo (la Sec) sulla pratica ormai invalsa di propagare rumors da parte degli short. Certo che con la frase di cui sopra che si e’ fatto sfuggire, ammesso che il Times l’abbia riportata in modo accurato (Wall Street Italia a sua volta riporta di “terza mano”), allora Mack non ha fatto che chiamare a gran voce tutti gli short a giocare al ribasso sul titolo della sua banca.

La ex gloriosa banca d’affari Usa sta in effetti considerando una fusione con Wachovia o con un’altra banca. Mack avrebbe ricevuto una telefonata da Wachovia che le avrebbe espresso il proprio interesse. Morgan Stanley, comunque, sta considerando anche altre ipotesi visto che anche altri istituti avrebbero espresso il proprio interesse nella societa’ di Wall Street. I contatti sono diventati frenetici nel dopo-borsa, mercoledi’ sera, alla fine di una seduta a Wall Street che si e’ chiusa con un vero e proprio “panic selling” nel finale; lo scopo e’ cercare di risolvere una delle situazioni attualmente piu’ a rischio nel terremotato mondo bancario e finanziario americano.

Intanto, secondo quanto risulta a WSI, chi vende credit-default swaps su Morgan Stanley chiede l’11.5% subito e il 5% l’anno a protezione dei bond di MS per 5 anni.