Società

Moody’s e il giudizio sul settore assicurativo italiano

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(WSI) – Piazza Affari ha aperto poco variata, con l’indice FTSE/MIB in zona 21.400 pts. Attenzione rivolta oggi a Fiat dopo la diffusione ieri sera dei dati relativi alle immatricolazioni di ottobre in Italia, che hanno evidenziato ad ottobre un calo del 28,82%. Peggio del mercato ha fatto il gruppo torinese, che ha registrato una flessione del 40%, con una quota di mercato scesa al 27,475%.

Intanto, il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, ha detto che per lo stabilimento di Termini Imerese sono giunte 16 manifestazioni di interesse, di cui cinque ritenute concrete, giunte da aziende italiane e straniere, ma non cinesi.

Focus anche su Piaggio, che ha alzato il velo sull’evoluzione dell’Ape a quattro ruote destinata soprattutto ai mercati asiatici ed europeo. Il presidente e AD Roberto Colaninno ha spiegato che non si tratta di una minicar nè un quadriciclo, ma nasce dal futuro dell’Ape e da un domanda specifica di paesi asiatici ed europei di mobilità urbana. Massimo riserbo al momento sul prezzo che comunque varierà a seconda dei mercati sui quali verrà lanciato il nuovo modello.

Assicurazioni Italia: in un report di Moody’s si legge che il comparto continua a registrare performance solide nonostante le continue pressioni derivanti dalla volatilità dei mercati, lo scenario di bassi tassi di interesse e l’impatto sfavorevole dei cambiamenti degli standard regolamentari. Moody’s aggiunge che la crisi finanziaria globale ha avuto un impatto complessivo solo marginale sul settore assicurativo italiano rispetto ad altri mercati, ma fattori domestici continuano a frenare la redditività delle compagnie.

Yorkville Bhn (EUR0,0729): la società di investimenti ha archiviato i primi nove mesi con una perdita prima delle imposte di EUR4,952 mln. Secondo MF, Consob ha acceso un faro sul caso Investietico, dopo che alcuni quotisti del fondo hanno presentato esposti.

CAMBI E COMMODITIES

Sul mercato dei cambi, l’euro non riesce a spingersi molto oltre quota 1,40 sul dollaro, ma il biglietto verde rimane sulla difensiva in attesa della conclusione, questa sera, del meeting della Fed che dovrebbe varare quasi certamente nuove misure di stimolo monetario negli Usa. Secondo gli operatori difficilmente si vedranno grosse prese di posizione sul mercato prima dell’annuncio della banca centrale, da cui al momento si scontano almeno USD500,0 mld di acquisti di bond in cinque mesi.

Nel caso in cui dovessero venire fuori numeri più grandi, probabilmente il dollaro finirebbe ulteriormentesotto pressione. Dopo la salita dell’euro sopra quota 1,40, nelle ultime ore il dollaro ha dato segnali di stabilizzazione, in virtù anche dell’esito delle elezioni di medio termine negli Usa. La vittoria repubblicana, con la conquista della maggioranza alla Camera, viene interpretata come potenzialmente favorevole al biglietto verde, in chiave di una maggiore austerità fiscale e di un ruolo più limitato del governo in campo regolatorio.

Intorno alle 09:00 l’Eur/Usd scambiaa 1,4020, mentre lo yen quota a 113,05 sull’euro e a 80,60 sul biglietto verde. Sul fronte delle commodities, greggio ai massimi da 6 mesi sopra gliUSD84,0 al barile a New York per la seconda seduta: in attesa dei dati ufficialidell’Eia sulle scorte Usa, il rapporto Api di ieri ha indicato una imprevista riduzione degli stoccaggi di 4,1 mln di barili la scorsa settimana.

MACROECONOMIA

In Usa, gli elettori americani hanno tolto il potere ai Democratici alla Camera dei Rappresentanti e hanno rafforzato i Repubblicani al Senato ieri, nelle elezioni di medio termine che sono state un duro colpo, per quanto atteso, per il presidente Barack Obama. Due anni dopo l’elezione di Obama alla Casa Bianca, le preoccupazioni degli elettori per l’economia e lo scontento per la leadership del presidente hanno finito per premiare i Repubblicani, che hanno mandato a casa la speaker della Camera Nancy Pelosi.

I network televisivi prevedono che i Repubblicani prenderanno almeno 50 seggi alla Camera, rispetto ai 39 necessari per la maggioranza e per nominare speaker il conservatore John Boehner, mettere repubblicani a capo delle commissioni etirare il freno sull’agenda di Obama.

Sul fronte macroeconomico la giornata sarà focalizzata sull’indagine Adp sugli occupati del settore privato in ottobre, tradizionale anticipatore del datooccupazionale ufficiale in agenda per venerdì prossimo. Sempre negli Usa verranno pubblicati oggi i dati su nuovi ordini e beni durevoli in settembre, seguiti dall’indice Ism non manifatturiero di ottobre.

In Cina, l’indice Pmi non manifatturiero è sceso a 60,5 in ottobre da 61,7 di settembre, indicando unlieve rallentamento dell’espansione dei servizi, in base ai dati della Federazione cinese per logistica e acquisti.

OBBLIGAZIONI E MONETARIO

Apertura in lieve rialzo per i Bund, in attesa delle decisioni della banca centrale americana che verranno comunicate stasera. Sul mercato primario dei titoli di stato l’unico appuntamento di rilievo è in Germania con l’asta di Bobl (Bund quinquennali, cedola1,75%): in offerta circa 5 mld del titolo.

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