“Monti uscirà da vicolo cieco solo con sostegno interno”

di Redazione Wall Street Italia
13 Giugno 2012 12:08

Roma – Il governo Monti attraversa il periodo piu’ difficile dal suo insediamento a fine 20011. Oggi in una informativa alla Camera il professore della Bocconi ha tentato di rilanciare l’azione dell’esecutivo annunciando l’avvio della “operazione crescita”.

Ma mentre la spending review e’ sempre piu’ difficile da far decollare, il decreto sviluppo fa fatica a trovare copertura. La domanda sorge spontanea: il governo uscira’ da questo vicolo cieco?”

“Il governo Monti ha operato bene in una situazione emergenziale. In tale contingenza non tutto poteva andare alla perfezione. Si possono fare ovviamente delle critiche, ma nella complessita’ del momento ha ben operato”, secondo l’economista Alberto Quadrio Curzio.

Tuttavia ora “bisogna dare massimo sostegno a Monti, in modo che arrivi ai vertici di fine mese con il paese dietro che lo sostiene”. Altrimenti, sembra dire il docente dell’Universita’ Cattolica di Milano in un’intervista a RaiNews 24, si rischia di dare un’immagine di una nazione non coesa.

Gli altri paesi sono molto piu’ identificati nei loro interessi di noi. La stampa straniera recepisce i problemi interni e i mercati percepiscono segnali di negativita’.

Per questo, “pur essendo trasparenti, bisogna rendersi conto che le notizie vengono moltiplicate su scala internazionale: stiamo attenti a non farci danneggiare”, avverte Quadrio Curzio.

Riguardo alle misure per impedire un collasso dell’Eurozona, basterebbe usare meglio i mezzi gia’ a disposizione, senza dover scomodare gli Eurobond tanto odiati da Angela Merkel, cancelliere della Germania.

“Il Fondo Salva Stati 2 (ESM), laddove acquisisse una licenza bancaria, potrebbe passare a ritirare liquidita’ dalla BCe, utilizzandola per intervenire a sostegno dei titoli di stato dei paesi in difficolta’.

“Sono meccanismi che, se migliorati, potrebbero portare soluzioni di intervento significative anche senza passare agli Eurobond”.

Da quando e’ salito al potere Monti, l’Italia – come del resto gli altri stati membri dell’Eurozona eccezion fatta per la Germania – hanno registrato un rallentamento del Pil o una crescita negativa. L’economia e’ vista in contrazione dell’1,5% quest’anno e in rialzo dello 0,5% nel 2013. Le banche italiane non prestano piu’ denaro, gettando migliaia di piccole e medie imprese nel lastrico.

“Malgrado le turbolenze di questi giorni, potevamo aspettarci effetti piu’ negativi. La dichiarazione di richiesta di aiuto della Spagna non e’ stata piccola cosa”, ha detto Quadrio Curzio, sottolineando che Madrid e’ pur sempre la quarta forza economica del blocco a 17.

L’economista vede “spiragli di luce alla fine di una settimana di passione, aspettando l’asta di domani’. Oggi il Tesoro ha dovuto sborsare interessi pari a quasi il 4% per prendere in prestito denaro a un anno. Giovedi’ l’emissione riguardera’ Btp con scadenza piu’ lunghe, a tre anni.