Società

Monti: “preoccupato che in politica torni tutto come prima”

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Roma – ”E’ un’ottima notizia”. Mario Monti tira un sospiro di sollievo dopo il via libera della Corte Costituzionale tedesca al Meccanismo Europeo di Stabilita’ (Esm). E con lui i partiti ‘strana’ maggioranza che lo sostiene.

Poi, in un’intervista al Washington Post concessa sabato scorso a Cernobbio, il capo del governo a proposito del suo futuro resta volutamente vago (‘devo riflettere’, dice) e nel dirsi preoccupato per il rischio che il ritorno della politica vanifichi gli sforzi sin qui fatti, auspica che cio’ non accada anche grazie ai paletti europei. Tanto che Pier Luigi Bersani lo rassicura: dal rigore non torneremo indietro. La sentenza dei giudici tedeschi, commenta Monti, che in serata e’ salito al Quirinale per fare il punto con Giorgio Napolitano, ”e’ una buona, ottima notizia perche’ rimuove l’ostacolo ultimo per l’entrata in vigore del trattato sull’Esm e del Fiscal Compact’. Nemmeno il tetto di 190 miliardi imposto dai giudici di Karlsruhe sembra impensierirlo. ”Non penso che la limitazione segni un freno al processo di stabilizzazione dei mercati”, rimarca il professore. Lui stesso pero’ si riserva di ”esaminare” la sentenza in modo ”piu’ approfondito”: magari ”con l’aiuto di esperti di diritto”. L’unico appunto che muove e’ sulla decisione della Corte tedesca di valutare se la Bce, in caso di intervento ”illimitato” a fianco dell’Esm, violi il mandato: una simile valutazione, afferma Monti, e’ di ”competenza della Corte di giustizia delle comunita’ europee”.

Il giudizio, tuttavia, resta positivo. La speranza a palazzo Chigi e’ che la presenza dell’Esm rafforzi l’effetto deterrente dell’annuncio di Mario Draghi: con il risultato di scoraggiare la speculazione e incoraggiare gli investitori. E’ lui stesso a dirlo al Washington Post (intervista concessa prima della sentenza): al momento non c’e’ necessita’ di ricorrere allo scudo, anche perche’ il solo fatto che la Bce sia scesa in campo ”ha gia’ avuto l’effetto di spingere in basso gli spread” in Italia e Spagna. Non tutti pero’ condividono il suo ottimismo.

Anche nel governo, infatti, c’e’ chi ritiene che le risorse dell’Esm non siano sufficienti. ”Non credo che le gli attuali 500 miliardi a dell’Esm bastino”, spiega una fonte molto bene informata sulle trattative europee. Soprattutto se i mercati decidono di ”testare” il firewall eretto da Europa e Bce. E se i soldi non dovessero bastare, per aumentare la potenza di fuoco dello scudo servirebbe il si’ del Parlamento tedesco. Un via libera non scontato sotto elezioni. E, in caso di ‘nein’, l’unico a cui bussare sarebbe il Fmi. Ma cio’ vorrebbe dire aprire le porte alla troika tanto temuta da Monti. E’ presto per sapere come andra’, ma e’ inevitabile che in pubblico il professore professi ottimismo. Intanto i partiti della maggioranza si uniscono al plauso per i giudici di Karlsruhe.

Solo la Lega Nord parla di sentenza insidiosa. Nell’intervista al Washington Post, il capo del governo – che in serata e’ stato a cena al Quirinale dal capo dello Stato Giorgio Napolitano – affronta diversi temi: dalla crisi dell’Eurozona, alle riforme fatte. Si dice ”preoccupato” per la possibilita’ che gli sforzi compiuti vengano vanificati dal ritorno di un governo politico, ma di essere al tempo stesso fiducioso sul fatto che i partiti sapranno riformarsi. Se cosi’ non fosse ci saranno i paletti europei; molto utili visto che ci vorranno ”anni” per completare il processo di riforme. Ma l’intervista si concentra anche sul suo futuro. ”Non ho mai riflettuto sulla possibilita”’ che mi chiedano di restare, si schermisce Monti. Che poi precisa: ”Ma il mio futuro politico su cui mi sto concentrando finisce nella primavera del prossimo anno con le elezioni”. Parole che non chiariscono le sue reali intenzioni. Del resto lui stesso spiega che imporre sacrifici agli italiani ”sarebbe piu’ difficile” per un governo politico. ”Per questo – conclude – e’ importante tenersi fuori da qualsiasi speculazione sul futuro”.