Zinifex e Umicore raggiungono un accordo per unire le fonderie di zinco e immettere sul mercato nuove azioni, dando così vita di fatto a una nuova realtà che diverrà la prima compagnia mondiale nel settore. La nuova compagnia avrà sede a Londra e supererà la coreana Korea Zinc, soddisfacendo il 10 per cento della domanda mondiale con una produzione di circa 1,2 milioni di tonnellate.
Secondo quanto rivela Bloomberg News, Zinifex, con sede a Melbourne, contribuirà mettendo sul tavolo il 60 per cento delle proprie attività, mentre Umicore, con sede a Bruxelles, il 40 per cento. Stando a quanto stimato dall’olandese Abn Amro, le fonderie di Zinifex dovrebbero valere intorno ai 990 milioni di dollari. Per l’amministratore delegato di Umicore, Thomas Leysen, è invece “ancora presto” per dare un valore alla nuova entità. Grazie alla vendita dei propri asset, Zinifex otterrà i fondi necessari per l’acquisto di nuove miniere. Al tempo stesso però mettendo sul mercato il suo core business che ne faceva salire il valore, la compagnia australiana potrebbe essere più vulnerabile a scalate. Ciò spiega il motivo per cui il titolo sale ieri alla Borsa di Sidney del 4,1 per cento a 18,1 dollari australiani. Sale alla Borsa di Bruxelles anche Umicore del 7,6 per cento a 124,5 euro. Si tratta del maggior guadagno giornaliero negli ultimi undici mesi.
L’operazione annunciata ieri si spiega con il forte rally dei prezzi dello zinco che lo scorso mese toccano il record storico che sta riscuotendo un crescente interesse da parte degli investitori. Lo scorso mese l’offerta pubblica di vendita finalizzata alla quotazione in Borsa di un terzo del capitale della Chelyabinsk Zinc Plant, il maggior produttore russo, raccoglie 336 milioni di dollari, ben oltre le attese del management. Con la fusione annunciata ieri sale a 115 miliardi di dollari il valore delle fusioni e acquisizioni nel settore delle estrazioni.
a. d. r.