L’anno scorso le esportazioni italiane a livello mondiale sono quasi triplicate rispetto al 2005. Lo afferma il direttore generale di Assocamerestero, Gaetano Fausto Esposito, nel commentare i dati Istat sulla bilancia commerciale, diffusi ieri, precisando che “la crescita è stata ancor più impetuosa a livello europeo, dove il nostro export, sempre rispetto al 2005, è quasi sestuplicato. E’ il segnale – prosegue – non solo che la ripresa economica di tutte le aree industrializzate ha portato i suoi benefici effetti anche in Italia, ma anche che le nostre imprese stanno mettendo a punto nuove strategie non solo per competere sui mercati di prossimità, ma anche su quelli più lontani e in espansione”. Il saldo della bilancia commerciale italiana, spiega l’Istat, a novembre 2006 è negativo per 918 milioni, in miglioramento rispetto al passivo di 1.567 milioni di novembre 2005. Nei primi undici mesi del 2006 il rosso è però di 20.510 milioni, contro i meno 7.953 milioni dello stesso periodo del 2005. Guardando al solo interscambio verso i Paesi Ue il saldo commerciale di novembre risulta negativo per 215 milioni di euro, a fronte di un disavanzo pari a 726 milioni di euro registrato nello stesso mese del 2005: le esportazioni aumentano del 7,8 per cento e le importazioni del 4,4 per cento. La crescita dell’export italiano totale supera a novembre scorso per la prima volta da diciassette mesi l’aumento delle importazioni, sottolinea l’Istat, precisando che le esportazioni a novembre 2006 aumentano del 9,8 per cento, mentre l’import del 7 per cento: un sorpasso che non si verifica da giugno 2005. Milos Budin, sottosegretario al Commercio internazionale, commentando i dati dell’Istat fa notare che “Ci sono diversi elementi positivi nell’interscambio commerciale con i Paesi europei nel mese di novembre. Il primo è senza dubbio la notevole crescita delle esportazioni verso la Germania (più 10,2 per cento), che è in assoluto il nostro principale partner commerciale e la ripresa economica tedesca fa da traino anche al nostro made in Italy”. Sono soprattutto petrolio e gas a pesare sulla bilancia commerciale. Al netto dei minerali energetici, il saldo dei primi undici mesi 2006 è infatti positivo per circa 27 miliardi, ribaltando quindi il rosso di oltre 20 miliardi accumulato considerando anche questa componente.
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