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Mondo: Made in Italy, sale il deficit extra-Ue

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Made in Italy: male il deficit nei confronti dei Paesi extra-Ue, bene la crescita dell’export nel 2007. “Anche a gennaio continua la buona performance delle esportazioni, in linea quindi con il 2006 che ha fatto registrare un aumento dell’export verso i Paesi extra Ue del 12 per cento”, commenta Assocamerestero dopo i dati Istat diffusi ieri. Secondo il direttore generale dell’associazione, Gaetano Fausto Esposito, “per vincere la concorrenza degli altri Paesi Ue e degli Usa, però, dobbiamo radicarci ancora di più sul territorio per conoscere meglio le opportunità che esso offre”. Sul fronte dei settori, prosegue, “registriamo la forte crescita della meccanica, con un incremento del 19 per cento rispetto all’8,7 per cento di un anno fa e degli apparecchi elettrici, nel 2007 l’11 per cento contro il 3,8 per cento del 2006. Ma vanno molto bene anche i prodotti tipici del made in Italy, come abbigliamento e cuoio. E’ chiaro che per rafforzare questi risultati tutti i soggetti italiani presenti all’estero, e questo vale in principale modo per i mercati emergenti, devono comunque fare squadra”. Peggiora però il saldo del commercio estero extra Ue a gennaio. Nel mese, rileva l’Istat, è negativo per 4.358 milioni di euro, a fronte di un deficit di 3.660 milioni registrato a gennaio 2006. Oltre un terzo del deficit si deve al disavanzo del commercio con la Cina (meno 1.569 milioni). L’Istat ricorda che dal 1° gennaio 2007 l’area dei Paesi extra-Ue non contiene più la Bulgaria e la Romania, che sono invece considerati nell’area Ue. Per rendere omogenei i confronti, i dati dell’interscambio dell’Italia con i Paesi extra-Ue escludono anche retrospettivamente i flussi commerciali con i due nuovi Paesi Ue. A gennaio, sottolinea l’Istat, le esportazioni verso Paesi extra-Ue aumentano dell’8,1 per cento rispetto a gennaio 2006 e diminuiscono del 7,9 per cento rispetto a dicembre. Le importazioni aumentano dell’11,4 per cento rispetto allo stesso mese del 2006 e calano dell’1,1 per cento rispetto a dicembre 2006. Il saldo negativo per 4.358 milioni di euro si vede alla differenza tra i 9.179 milioni di export e i 13.537 milioni di importazioni. Il deficit si deve soprattutto al saldo negativo registrato verso i Paesi Opec e verso la Cina, anche se per i primi c’è comunque un miglioramento del saldo.