Una “riduzione di circa 17 milioni di euro sulle spese di funzionamento” dell’Ice “peserebbe quasi integralmente sulla rete estera che dovrebbe essere ridimensionata di circa il 50 per cento”. L’istituto italiano per il commercio estero sottolinea così che, nell’attesa di una approvazione definitiva della Finanziaria dopo il via libera alla Camera, il consiglio di amministrazione “ha ritenuto di non poter approvare il bilancio di esercizio 2007 “per la mancanza di adeguati elementi di valutazione”. Di fronte ai tagli previsti nel testo approvato alla Camera, il consiglio di amministrazione dell’Ice “non ha ritenuto di poter avallare una tale ipotesi – spiega una nota – anche nella prospettiva, in qualche modo assicurata, che il Senato intenda intervenire adeguatamente per correggere la situazione”. L’Ice spiega che tenendo conto anche dei tagli già previsti dalla legge Bersani “l’importo del contributo statale passerebbe da circa 96 milioni di euro del 2006 a circa 79 milioni per il 2007”. Inoltre, “non viene in questo quadro considerata la riduzione sul contributo di finanziamento per l’attività promozionale prevista in ulteriori 7 milioni circa”. Il consiglio di amministrazione, prosegue la nota dell’Ice, “ritiene suo dovere denunciare la contraddizione che sembra emergere tra le dichiarazioni, in ogni sede espresse, a favore dell’impegno per l’aumento della competitività delle imprese italiane su ogni mercato e il taglio apportato al bilancio dell’unico ente statale deputato a sostenere le imprese italiane in campo internazionale”.
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