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Mondo: Enti camerali, investimenti per 51 mln

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E’ un vero e proprio sistema quello delle Camere di commercio italiane all’estero, dedicato alla promozione e al rilancio del nostro Paese. Una rete di organizzazioni di natura privata che operano in una logica istituzionale di servizio diretto alle imprese per promuovere l’internazionalizzazione e radicare la presenza italiana sui mercati mondiali, ma anche per sviluppare partnership tra imprese italiane ed estere. Il piano delle attività delle Camere di commercio italiane all’estero per il 2007 prevede investimenti per un importo superiore ai 51 milioni di euro.
A presentare ieri l’iniziativa alla stampa il presidente di Assocamerestero, il senatore Edoardo Pollastri, assieme al ministro del Commercio internazionale e delle Politiche europee, Emma Bonino. Circa il 70 per cento dei 23mila soci delle settantatre Camere di commercio italiane all’estero che partecipano ad Assocamerestero è costituito da società e professionisti internazionali che vogliono accrescere le relazioni economiche con il nostro Paese e avviare o mantenere un dialogo costante con il sistema produttivo italiano.
Le settantatre Camere di commercio italiane all’estero attive in 48 Paesi del mondo coprono l’84 per cento delle esportazioni complessive italiane. Come strumento di promozione del made in Italy, le Camere di commercio italiane all’estero hanno lavorato in questi anni per incrementare la copertura territoriale della rete (cresciuta dell’11 per cento nel periodo 2000-06), sviluppare servizi innovativi e realizzare una maggiore interazione con i soggetti italiani che operano nella promozione.
In sviluppo costante l’attività delle Camere di commercio italiane all’estero, come testimonia l’incremento della quota finanziaria diretta a progetti di promozione aumentata del 55 per cento negli ultimi cinque anni. Dal 2000 si è passati dai circa 28 milioni di euro di spesa ai 51 milioni previsti per il 2007, di cui circa 43,5 milioni diretti in iniziative approvate dal ministero del Commercio internazionale. Lo stanziamento dello Stato italiano triplica, partendo da un investimento pubblico intorno a 15 milioni di euro. Le Camere di commercio italiane all’estero faranno iniziative per 45 milioni.
Il 70 per cento delle iniziative 2007 sono dirette alla realizzazione di partnership, alla conclusione di affari e all’assistenza e consulenza per le Pmi, per un ammontare di circa 29 milioni di euro. A queste si affiancano le azioni di informazione operativa per le imprese, che rappresentano circa il 16 per cento della progettazione 2007. Oltre la metà dell’insieme dei progetti che le Camere di commercio italiane all’estero hanno in programma di svolgere nel corso di quest’anno sarà realizzato seguendo la formula della promozione integrata: progetti di valorizzazione delle tipicità di un territorio, quindi economia, cultura e turismo in collaborazione con Regioni, Comuni, Associazioni territoriali e settoriali.
Innovazione, flessibilità e multilateralità sono le parole chiave del sistema camerale all’estero per essere in linea non solo con la domanda del mercato estero, ma anche con l’evoluzione del sistema produttivo italiano, puntando a valorizzare aspetti sofisticati e tecnologicamente avanzati, legati ad alcuni settori economici e produttivi. Biotecnologia, nanotecnologia ed energie rinnovabili sono i settori che coinvolgono in progetti specifici oltre il 50 per cento Camere di commercio italiane nel mondo in partnership già collaudate in precedenza con Università, Centri di Ricerca e Business Innovation Center.
Una delle maggiori innovazioni del 2007 è lo sviluppo da parte di cinquantasette Camere di commercio italiane all’estero di progetti collegati alla novità e strategicità di temi o settori economici finalizzati alla ricerca di un vantaggio competitivo delle Pmi italiane. Tra questi il progetto pilota del ministero del Commercio internazionale per l’apertura di punti informativi presso le Camere di commercio italiane dei Paesi di nuova e prossima adesione all’Unione europea al servizio delle imprese che intendano partecipare ai programmi comunitari 2007-2013 (il 43 per cento delle iniziative 2007 riguarda l’area europea allargata, compresa la Turchia) e il progetto di promozione per lo sviluppo della cooperazione internazionale nell’imprenditoria femminile.