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Mondo: Eni rileva attività upstream di Dominion

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Eni acquista, attraverso la controllata Eni Petroleum Company, le attività upstream nel Golfo del Messico della Dominion, una delle maggiori compagnie energetiche americane quotata al New York Stock Exchange. L’operazione include asset di produzione, sviluppo ed esplorazione situati nelle acque profonde e nella parte continentale del Golfo del Messico, nelle acque territoriali texane e della Louisiana; l’acquisizione comprende anche il personale della Dominion basato a New Orleans. In circa il 60 per cento delle licenze acquisite Eni avrà il ruolo di operatore. La transazione ha un valore complessivo di 4,757 miliardi di dollari, ammontare che include 680 milioni di dollari di asset esplorativi, e avrà efficacia dal 1° luglio 2007. L’acquisizione consentirà a Eni di incrementare nel secondo semestre del 2007 la produzione equity nel Golfo del Messico dagli attuali 36 mila barili di olio equivalente al giorno a oltre 110 mila barili di olio al giorno, e di accrescere la propria quota di riserve provate e probabili (2P, proved and probable reserves) di 222 milioni di barili a un costo di 18,4 dollari al barile. Nel periodo 2007-2010 la produzione dei giacimenti acquisiti da Eni raggiungerà mediamente i 75 mila barili di olio equivalente al giorno. Tra i giacimenti che Eni rileva con l’operazione, figurano i campi produttivi di Devils Towers, Triton e Goldfinger, e quelli esplorativi di Front Runner, San Jacinto, Q, Spiderman e Thunderhawk. Questi giacimenti rappresenteranno il 70 per cento delle riserve 2P complessivamente acquisite da Eni nell’operazione. Inoltre, Eni incrementerà ulteriormente il proprio portafoglio esplorativo nel Golfo del Messico grazie a nuove licenze con un significativo potenziale produttivo. L’operazione è subordinata alle necessarie approvazioni governative, all’esercizio di diritti di prelazione entro 30 giorni dalla notifica e ad altre condizioni consuetudinarie. Il completamento della transazione è atteso per il 2 luglio 2007. “Questa acquisizione – dichiara l’amministratore delegato dell’Eni Paolo Scaroni – è un’operazione al centro della nostra strategia. Aumentiamo le nostre produzioni, realizziamo importanti sinergie con le altre attività Eni negli Usa, raggiungiamo la taglia dimensionale necessaria per le nostre operazioni nel Golfo del Messico, e mettiamo a profitto tecnologie, competenze ed esperienze di Eni nell’off-shore e nell’off-shore profondo. L’acquisizione di assets petroliferi che segue quelle fatte a inizio 2007 in Congo, Angola, Alaska e Russia costituisce un ulteriore passo nella nostra strategia di crescita”.