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Mondo: Borse, oggi l’alleanza tra Londra e Tokyo

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La Borsa di Londra e quella di Tokyo annunceranno un’alleanza oggi. L’intesa riguerderà la quotazione comune di alcuni fondi, lo sviluppo di prodotti finanziari e una collaborazione informatica, ma non riguarderà una fusione azionaria. Il London Stock Exchange (Lse) rifiuta le offerte dello statunitense Nasdaq, mentre il Tokyo Stock Exchange (Tse) annuncia il mese scorso un’alleanza strategica con New York Stock Exchange (Nyse), il listino di Wall Street in procinto di fondersi con il circuito paneuropeo Euronext.
Intanto ieri Reto Francioni, amministratore di Deutsche Boerse, denuncia che la mancata aggregazione tra la società che gestisce il listino di Francoforte ed Euronext “è il solo aspetto negativo di un anno che è stato caratterizzato, nel complesso, da un considerevole successo”. L’annuncio del manager arriva ieri nel corso della conference call di presentazione dei risultati 2006 di Deutsche Boerse. “L’anno finanziario 2006 – spiega Francioni – è stato quello di maggior successo fino ad ora. Abbiamo registrato una crescita a doppia cifra in tutte le aree di mercato e abbiamo aumentato le nostre vendite del 14 per cento a 1,854,2 milioni di euro”.
Secondo Francioni, Deutsche Boerse è “la Borsa con i più alti profitti non solo in Europa, ma nel mondo. La forte partenza nell’anno – aggiunge – supporta le nostre aspettative che nel 2007 saremo in grado di realizzare nuovi record sia per quel che riguarda i ricavi che i profitti”. Francioni torna poi “sull’obiettivo mancato” lo scorso anno: “Sfortunatamente, il nostro desiderio di creare una Borsa dell’Europa continentale attraverso un alleanza con Euronext non ha raggiunto l’approvazione del management” della Borsa che raggruppa i listini di Lisbona, Amsterdam, Parigi, e il Liffe di Londra.
Parlando delle strategie di crescita della Borsa di Francoforte, Francioni spiega che “siamo aperti e preparati a tutte le forme di cooperazione, incluse le acquisizioni che creano valore”. L’amministratore delegato indica inoltre la strada “della crescita organica in tutte le aree di business”, dove Deutsche Boerse ha “identificato attrattive possibilità”. Il numero uno di Deutsche Boerse respinge, infine, “qualsiasi speculazione secondo cui abbiamo in mente di fare degli spin-off (scorpori, ndr) di parti del nostro business”. Per quanto riguarda la crescita non organica, Francioni parla sia di “cooperazione” con altri listini che di “acquisizioni”. “Stiamo seguendo il dibattito sul consolidamento da vicino – osserva – e possiamo ancora giocare un ruolo attivo nel processo”, ma a condizione, ribadisce, che ogni progetto perseguito “crei valore per gli azionisti” e “sia appoggiato da entrambi i partner. Il consolidamento è per noi un mezzo e non un fine in sé, anche se i titoli di giornale che queste operazioni possono creare sono molto attraenti”.
Francioni glissa con un “no comment” alla domanda se Deutsche Borse stesse ancora cercando un’alleanza con la Borsa di Tokyo. E, illustrando le cooperazioni già avviate, cita l’alleanza con il Bombay Stock Exchange, seconda Borsa indiana, che si realizzerà con l’acquisizione del 5 per cento, una partecipazione che sarà “strategica, non finanziaria” e rappresenterà “un passo per esplorare le potenzialità dei mercati asiatici”. Il manager aggiunge di non aspettarsi, in termini di erosione di quota di mercato e margini, un impatto sensibile dalla fusione tra Nyse ed Euronext. Sull’interesse del Nyse per il mercato cash (in contanti, ndr) di Deutsche Borse, dice che “può essere che possano volerlo perché è un buon asset”, ribadendo però la volontà di Deutsche Boerse di non fare alcuno spin-off e di non arretrare dalla strategia di integrazione.