Economia

MolMed, risultati positivi per farmaco contro tumore fegato

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

(Teleborsa) – MolMed annuncia che i risultati positivi di uno studio clinico di Fase II del proprio farmaco antitumorale sperimentale NGR-hTNF nel carcinoma del fegato sono stati pubblicati dal British Journal of Cancer. L’articolo (“Activity and safety of NGR-hTNF, a selective vascular-targeting agent, in previously treated patients with advanced hepatocellular carcinoma”) illustra l’esito di uno studio multicentro a braccio singolo, non randomizzato di Fase II (NGR008), in cui NGR-hTNF è stato sperimentato in monoterapia in 40 pazienti pre-trattati affetti da carcinoma primario del fegato in stadio avanzato, resistenti a trattamenti loco-regionali e/o sistemici. L’articolo riporta una chiara evidenza di attività antitumorale del farmaco utilizzato in monoterapia. I dati complessivi, già presentati nei maggiori convegni internazionali, mostrano un tasso di controllo della malattia pari al 30% mantenuto per una durata mediana di 4,3 mesi, ed una sopravvivenza globale mediana pari a quasi nove (8,9) mesi, rispetto a una sopravivenza di sei mesi senza terapia. Di particolare rilevanza è stata l’osservazione di un caso di eradicazione completa e duratura del tumore in un paziente refrattario all’unico farmaco a bersaglio molecolare registrato per il carcinoma del fegato, il sorafenib. Questo risultato permane da oltre 2 anni, mentre un altro paziente, non previamente trattato, ha raggiunto un’importante regressione parziale del tumore del 78%. Il tasso di risposta, confermato al 7%, ottenuto in questo studio è incoraggiante e si confronta favorevolmente con i tassi di risposta osservati in studi di Fase II con terapie a bersaglio molecolare e di Fase III con sorafenib per il trattamento di questo tumore. In aggiunta, NGR-hTNF è molto ben tollerato, senza alcuna tossicità da trattamento di grado elevato in una popolazione di pazienti per se difficilmente trattabile a causa della frequente concomitanza con cirrosi epatica. Claudio Bordignon, presidente ed amministratore delegato di MolMed, commenta: “Le due regressioni tumorali osservate in un tumore così altamente vascolarizzato forniscono evidenza clinica a supporto del meccanismo di azione antivascolare di NGR-hTNF. L’insieme di un’attività antitumorale così rilevante in monoterapia, del profilo di tossicità favorevole e dell’efficacia mantenuta anche in pazienti con compromissione epatica o già trattati precocemente suggerisce fortemente che NGR-hTNF meriti un ulteriore sviluppo nel carcinoma del fegato avanzato, come monoterapia o in combinazione, in uno studio randomizzato. Il carcinoma epatico rappresenta un’indicazione ad elevato fabbisogno terapeutico, in particolare nei pazienti resistenti al sorafenib. Per questi pazienti infatti non esistono ad ora farmaci approvati.”