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Minimi partita Iva, dal 2015 si cambia

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MILANO (WSI) Allo studio del Governo la Riforma del Regimi dei Minimi per le Partite IVA: dal 2015 potrebbero essere previsti un ampliamento della platea di beneficiari, semplificazioni, un innalzamento dell’imposta e modifiche ai limiti temporali eliminando qualunque vincolo anagrafico. A rivelarlo è stato il viceministro dell’Economia, Luigi Casero, in Commissione Finanze della Camera in risposta ad una interrogazione di Pietro Laffranco (Forza Italia) sulle modifiche al regime fiscale di vantaggio per le nuove attività produttive. Al question time Casero ha confermato che:

«Il Governo è al lavoro sul Regime dei Minimi nell’ambito di quanto stabilito dalla Delega fiscale», spiegando che l’obiettivo è quello di «ampliare la platea e semplificare il sistema».

Semplificazioni

Tra le semplificazioni che verrebbero confermate per i contribuenti Minimi, troviamo l’esclusione da IVA e IRAP e l’esenzione dagli obblighi di registrazione e di tenuta delle scritture contabili, dagli Studi di Settore, dallo Spesometro e dalle Comunicazioni black list.

Nodo risorse

Nel complesso, l’operazione costerebbe alle Casse dello Stato circa 570 milioni di euro nel 2016 e tra 400 e 500 milioni di euro negli anni successivi, secondo quando affermato dal viceministro durante il question time in Commissione Finanze.

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